Andrea Riccardi: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Andrea Riccardi, 2009.jpg|thumb|Andrea Riccardi, 2009]]
'''Andrea Riccardi''' (1950 – vivente), giornalista, pacifista e accademico italiano.
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===Libri===
*Siamo tutti diversi ma anche uniti da connessioni profonde. Nel conoscere e comporre contiguità e distanze, prossimità e meticciati, si esercita quell'arte del convivere frutto di realismo politico e di speranza. È il realismo di fronte a un mondo plurale. È l'augurio che non sì ripeta l'impazzimento della pluralità nel conflitto. È la realizzazione di una civiltà fatta di tante civiltà o di tanti universi culturali, religiosi e politici, senza svendita e senza paura delle identità. La coscienza di quanto sia necessaria la civiltà del convivere è l'inizio di una cultura condivisa. ''Convivere, Laterza, 2006'' <ref>Convivere, Laterza, 2006 ''[http://www.ibs.it/code/9788842079354/riccardi-andrea/convivere.html]'' </ref>
*Giovanni Paolo II, protagonista per più di un quarto di secolo sulla scena mondiale, è stato definito il papa slavo, colui che ha dato il colpo di grazia all'Unione Sovietica e al suo impero, l'uomo del secolo. Più semplicemente, egli riteneva di aver ricevuto il compito di introdurre la Chiesa nel nuovo millennio. Questo era il senso del suo viaggio condotto, secondo la sua convinzione, dal filo invisibile della Provvidenza. Questa guida nascosta l'aveva sottratto alla guerra e alle deportazioni di cui erano caduti vittima tanti suoi compagni; l'aveva chiamato alla vita sacerdotale; l'aveva scelto come vescovo e come papa. Ancora nel 1981 questo scudo di grazia l'aveva protetto in occasione dell'attentato in piazza San Pietro. Una volta ristabilito, Giovanni Paolo II ampliò ulteriormente il suo raggio d'azione. Al servizio della Chiesa cattolica, egli si impegnò a favorire l'unione tra i cristiani, l'amicizia con l'ebraismo, il dialogo tra le religioni, la pace nel mondo. Al termine della sua vita, consumato dalla dedizione, commosse il mondo con la sua sofferenza. (da ''Giovanni Paolo II. La biografia, San Paolo Edizioni, 2011'' <ref>Giovanni Paolo II. La biografia, San Paolo Edizioni, 2011 ''[http://www.ibs.it/code/9788821568893/riccardi-andrea/giovanni-paolo-ii-la.html]'' </ref>)
*Ai tempi in cui Roma è città aperta e alla mercé dei tedeschi, tra le mura e i vicoli della città si consuma una guerra di fuggiaschi e nascondigli. È una guerra nascosta e cruenta che porta i civili in prima linea: cittadini, uomini e donne di chiesa, Pio XII in persona. Né potrebbe essere diversamente visto che Roma, di fatto e per comune sentire, non è più la capitale dell'effimero regime fascista della Repubblica sociale ma in tutto e per tutto la città del papa. E come lui non combatte l'occupazione ma nemmeno cede; resiste, si impegna a sopravvivere, aiuta i ricercati a nascondersi. Gli occupanti tedeschi lo avvertono e impongono il regime duro. In una Roma assediata dove le croci uncinate sostano sotto le finestre del papa, i nazisti catturano quasi duemila ebrei; muoiono nei campi di concentramento, alle Fosse Ardeatine. All'incirca diecimila, invece, sopravvivono nascondendosi in case private, nei conventi e nelle parrocchie, negli ospedali, nelle istituzioni e nei territori della Santa Sede. Taluni di quelli che sono venuti in aiuto ai perseguitati sono stati riconosciuti come 'giusti'. Di molti si è persa ogni traccia. (da ''L' inverno più lungo. 1943-44: Pio XII, gli ebrei e i nazisti a Roma, Laterza, 2012'' <ref>L' inverno più lungo. 1943-44: Pio XII, gli ebrei e i nazisti a Roma, Laterza, 2012 ''[http://www.ibs.it/code/9788842098744/riccardi-andrea/inverno-pi-u-lungo-1943-44.html]'' </ref>)
*Il XXI secolo si è aperto nel segno della globalizzazione. Sono cadute barriere territoriali, doganali e politiche. Si verificano migrazioni di popoli e crisi economiche. Di fronte a questi eventi la paura blocca le energie e rende più deboli. Il nostro è un tempo complesso, ma non mancano le nuove possibilità. L'Italia ha una missione in Europa, nel Mediterraneo, in Africa e nel mondo; gli italiani possono operare per superare la crisi e integrare i migranti nel tessuto sociale del nostro Paese. La speranza è che ci sia un futuro degno per ognuno di noi, ma anche per le nostre famiglie e comunità e per quella comunità nazionale che si chiama Italia. ''Dopo(da la paura la speranza, San Paolo Edizioni, 2012'' <ref>Dopo la paura la speranza, San Paolo Edizioni, 2012 ''[http://www.ibs.it/code/9788842079354/riccardi-andrea/convivere.html]'' </ref>)
*La sera del 13 marzo 2013 su una Chiesa in grave crisi, su un mondo cattolico ancora scosso dalle dimissioni di Benedetto XVI, si leva improvvisa "una ventata di freschezza umana ed evangelica". Dalla loggia centrale di San Pietro si affaccia un papa inatteso: il cardinale Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires. Il suo pontificato si annuncia fortemente innovatore fin dal nome di Francesco, che nessun predecessore, in duemila anni, aveva mai scelto. Le sue parole e i suoi gesti semplici conquistano subito credenti e non credenti. Non si presenta come il capo di un'istituzione gerarchica, ma come un vescovo che vuole camminare con il suo popolo. Da allora continuano a crescere, giorno dopo giorno, l'entusiasmo e la speranza intorno alla sua persona. (da ''La sorpresa di papa Francesco, Mondadori,'' <ref>La sorpresa di papa Francesco, Mondadori, ''[http://www.ibs.it/code/9788804634348/riccardi-andrea/sorpresa-di-papa-francesco.html]'' </ref>)
*Il Mediterraneo è stato a lungo rappresentato come il mare dei tanti conflitti. Soprattutto il secolare conflitto tra il mondo cristiano e quello islamico, divenuto un archetipo dei rapporti tra le due religioni e le civiltà ad esse legate. Ancora oggi il Mediterraneo è contrassegnato da una serie di preoccupanti conflitti, come quello tra israeliani e palestinesi. Ma anche la "primavera araba" ha lasciato un'eredità di pesanti tensioni in Egitto e in Libia. Drammatica è la situazione della Siria, ostaggio di una guerra civile con tante interferenze internazionali, dove si scontrano il mondo sunnita e sciita. Anche nel XXI secolo il mare Mediterraneo si presenta come uno spazio dove ci sono tanti conflitti, quasi confermando la storia di secoli, se non di millenni. Il Mediterraneo è un mondo frammentato in tante storie diverse, ma intrecciate l'una con l'altra. In questo mondo di diversità c'è però anche un'unità profonda. Esiste un Mediterraneo che, in qualche modo, lega le sorti dei differenti paesi e delle diverse comunità. Si ripropone il grande tema del vivere insieme nel mondo contemporaneo. La civiltà del convivere, nell'uguaglianza e nel rispetto della libertà, è la grande prospettiva che si apre per il XXI secolo. Vivere insieme riguarda anche i rapporti tra le religioni, le nazioni e le culture di quel sistema complesso rappresentato dal Mediterraneo. Per chi ne percorre le storie si aprono scenari in cui le convivenze di ieri si incrinano, ma anche dove si intrecciano nuovi rapporti. (da ''Mediterraneo. Cristianesimo e Islam tra coabitazione e conflitto, Guerini e Associati, 2014'' <ref>Mediterraneo. Cristianesimo e Islam tra coabitazione e conflitto, Guerini e Associati, 2014 ''[http://www.ibs.it/code/9788862505116/riccardi-andrea/mediterraneo-cristianesimo-e-islam.html]'' </ref>)
*"Alla fine del mese di ottobre 1915, lo sterminio dei cristiani di Mardin sembrava essere concluso. Tuttavia un centinaio di persone vivevano ancora: erano vecchi, donne anziane, infermi. Il turco Bedreddin fu preso da zelo: 'Spazzateli via, e che non ne rimanga nemmeno uno'. Con questi cento sopravvissuti fece un convoglio che, deportato nel deserto, sparì per sempre". Mardin è una delle tante città dell'impero ottomano dove, durante la prima guerra mondiale, si è consumata la strage degli armeni e dei cristiani. Una violenza che ha segnato in profondità quelle regioni e che non è cessata: sono passati cento anni e la persecuzione in Medio Oriente continua. Anche oggi, a pochi chilometri da Mardin, oltre la frontiera turca, in Siria e in Iraq, si combatte con una crudeltà senza misura. Di nuovo, come allora, si assiste a deportazioni, massacri, sgozzamenti, rapimenti, vendita di donne e di bambini. Molti si chiedono: da dove viene tanta ferocia? Dal profondo di una religione, l'islam, o da una storia di convivenza difficile? Oggi, come ieri, si consuma una pagina della 'morte' dei cristiani d'Oriente. ''La strage dei cristiani. Mardin,(da gli armeni e la fine di un mondo, Laterza, 2015'' <ref>La strage dei cristiani. Mardin, gli armeni e la fine di un mondo'', Laterza, 2015 ''[http://www.ibs.it/code/9788858119570/riccardi-andrea/strage-dei-cristiani-mardin.html]'' </ref>
 
==Note==