Metal Gear Solid V: The Phantom Pain: differenze tra le versioni

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*Uccidimi... Uccidimi...! Tu... Fallo tu...! ('''Skull Face''', [[ultime parole da Metal Gear|ultime parole]])
*Imbracciamo i fucili in mani assenti. Ci reggiamo in piedi su gambe assenti. Spingiamo avanti sulle ossa dei caduti. In quel momento, e solo allora, noi siamo vivi. Questo "dolore" è nostro e di nessun altro. Un'arma segreta che brandiamo dove nessuno può vederla. ('''Miller''')
[[File:1984-Big-Brother.jpg|thumb|Manifesto ispirato a ''[[1984]]'' di [[George Orwell]], che ritrae il Grande Fratello. Nella seconda parte didel ''The Phantom Pain''gioco, la Mother Base è costellata di manifesti simili.]]
 
*Anche con la morte di Skull Face, i nostri fratelli non sono vendicati. Il dolore fantasma che ci ha regalato vive ancora. Cipher è ancora là fuori. Sappiamo che hanno piantato delle spie, dei parassiti fra di noi. Guardate l'uomo alla vostra sinistra, alla vostra destra. Non supponete nulla. Riportate tutto. È l'unico modo per proteggerci. Da qui in poi... Voi sarete i miei occhi. ('''Miller''')
*Dopo che hai lasciato Tselinoyarsk, il corpo di [[Volgin]] è stato portato in un istituto di ricerca da qualche parte in Unione Sovietica. Ma la medicina moderna non poteva spiegare perché fosse ancora vivo. Non che il colonnello fosse un uomo comune. Visto quella costante corrente elettrica che scorreva nel suo corpo e che poteva scatenare a piacimento... A essere onesti, ero sempre a disagio quando gli stavo vicino. Temevo di restare fulminato da un momento all'altro. ('''Ocelot''': da ''L'uomo di fuoco 3'')
*Se Skull Face aveva ragione e la sete di vendetta può davvero tramutare un uomo in demone, mantenendo i morti in vita... Allora "l'uomo di fuoco" che ci ha dato la caccia da quando ti sei svegliato... Beh, potrebbe essere ciò che è rimasto del nostro vecchio amico Volgin. "Non è ancora finita."<ref>Cfr. la frase analoga pronunciata da [[Volgin]] («Non è ancora finita!») in ''[[Metal Gear Solid 3: Snake Eater]]''.</ref> Nel '64, a Tselinoyarsk, hai distrutto la sua utopia tra le fiamme. Quel rancore è ciò che lo teneva in vita. ('''Ocelot''': da ''L'uomo di fuoco 3'')
[[File:Navajo flag.svg|miniatura|La bandiera dei Diné]]
 
*Se Skull Face aveva ragione e la sete di vendetta può davvero tramutare un uomo in demone, mantenendo i morti in vita... Allora "l'uomo di fuoco" che ci ha dato la caccia da quando ti sei svegliato... Beh, potrebbe essere ciò che è rimasto del nostro vecchio amico Volgin. "Non è ancora finita."<ref>Cfr. la frase analoga pronunciata da [[Volgin]] («Non è ancora finita!») in ''[[Metal Gear Solid 3: Snake Eater]]''.</ref> Nel '64, a Tselinoyarsk, hai distrutto la sua utopia tra le fiamme. Quel rancore è ciò che lo teneva in vita. ('''Ocelot''': da ''L'uomo di fuoco 3'')
*L'uomo [[pensiero|pensa]] con le [[parola|parole]]. O meglio, per l'uomo, le parole sono un mezzo per pensare. Se elimini una parola che rappresenta un concetto, il concetto stesso scompare dal mondo. "Nizhóni" significa "splendido" in [[Lingua navajo|Navajo]]. Ma l'immagine a cui pensiamo quando diciamo "nizhóni" è diversa dalla parola bilagáana<ref name="bilagaana">Termine navajo che connota la gente bianca e la cultura bianca; cfr. [[w:nv:Bilagáana|Bilagáana]] sulla Wikipedia in lingua navajo.</ref> "splendido". [...] Il significato che poniamo in nizhóni ha le sue origini nella cultura Diné<ref name="Diné" />. Se perdiamo la parola nizhóni, le immagini della nostra splendida terra natia verrebbero spazzate via nell'oblio con essa. Proprio come [[George Orwell|Orwell]] indicava anni fa. [...] Supponiamo che i 5 miliardi di abitanti di questo pianeta inizino a parlare, scrivere e pensare solo in inglese. Anche la loro volontà si ridurrebbe all'inglese. [...] Si dice che oltre 2.000 lingue nel mondo siano sul punto di estinguersi. In questo momento, concetti culturali e forme di espressione stanno scomparendo per sempre. ('''Code Talker''': da ''Code Talker e la sua ricerca 4'')
*Nel tuo paese vive un uccello canoro unico, l'[[usignolo dei cespugli giapponese]]. [...] Ha un canto meraviglioso. Ma nessun usignolo dei cespugli può cantare perfettamente fin dall'inizio. Come i pulcini, riescono a malapena a cinguettare. Devono imparare dai loro genitori e da altri adulti della stessa specie. Solo così potranno cantare in maniera appropriata per attirare le femmine. Perciò ovviamente, ci sono singole differenze nel canto di ogni uccello. Anche se cominciano tutti sullo stesso piano, ogni uccello viene influenzato dai suoi insegnanti. ('''Code Talker''' a Miller: da ''Parassiti delle corde vocali 3'')