Ludwig van Beethoven: differenze tra le versioni

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*La nostra epoca talvolta è riuscita a stravolgere e a estraniare il significato dei più noti capolavori di Beethoven, ma basterebbe ascoltare con animo vergine la «Grande Fuga» op. 133 per quartetto d'archi per domandarsi stupiti come si sia potuto ancora scrivere della musica. [[Igor Stravinsky|Stravinsky]] afferma che «se la musica [della Grande Musica] fosse riuscita a penetrare nella coscienza del suo tempo la Musica moderna avrebbe perso, molto prima, parte del suo mordente, e ora dove saremmo?». Beethoven infatti non solo anticipa [[Robert Schumann|Schumann]], [[Fryderyk Chopin|Chopin]], [[Franz Liszt|Liszt]], ma una musica che ancora deve essere scritta. ([[Gianfranco Maselli]])
*Le sonate di Beethoven c'inalzano nel regno indefinito del pensiero, agitato da occulte potenze, popolato di esseri sovrumani che parlano un linguaggio di vaticini superbi e di ricordanze sublimi. ([[Mario Rapisardi]])
*Per me Beethoven è troppo drammatico, troppo personale. ([[Albert Einstein]])
*[[Robert Schumann|Schumann]] rappresenta il predominio dell'espressività, della fantasia sul rigore della forma; in [[Johannes Brahms|Brahms]] la forma domina sulla fantasia e sull'espressione; solo in Beethoven c'è l'equilibrio perfetto. ([[Gianluca Cascioli]])
*Tutti ricordiamo l'episodio della vita di Beethoven, quando un amico gli fece obiezione per l'impiego delle quinte consecutive in una delle sue sinfonie. Beethoven rispose: «E con ciò?». L'amico replicò: «Ma le quinte non sono permesse». Beethoven ruggì: «Io le permetto». Proprio questa spontaneità di Beethoven, questa schiettezza cioè verso se stesso a scorno delle regole accademiche, ha con altre sue qualità dato alla musica da lui composta un valore così duraturo. questa “durata” è importante elemento in tutta la musica. ([[Leopold Stokowski]])