Paul Henri Thiry d'Holbach: differenze tra le versioni

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*La [[saggezza]] non è nulla se non conduce alla felicità. (da ''Saggio sui pregiudizi'' – Guerini e Associati, a cura di Domenico di Iasio)
*Preti. In tutte le religioni del mondo sono uomini divini che Dio stesso ha collocato in terra ad esercitare un mestiere utilissimo, consistente nella distribuizione gratuita di paure, onde avere poi il piacere di distribuire successivamente speranze in cambio di danaro. È un punto fondamentale su cui tutti i preti del mondo sono stati sempre perfettamente d'accordo. {{da controllare}}
 
==''Il buon senso''==
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*In breve, chiunque accetterà di consultare il buon senso sulle credenze religiose, si accorgerà facilmente che tali credenze non hanno alcun solido fondamento; che ogni religione è un castello in aria; che la [[teologia]] non è che l'ignoranza delle cause naturali ridotta a sistema, nient'altro che un vasto tessuto di chimere e di contraddizioni. (dalla prefazione)
*Per mettere in chiaro i veri princìpi della [[morale]], gli uomini non hanno bisogno né di teologia, né di rivelazione, né di divinità: hanno bisogno solamente del buon senso. (dalla prefazione)
 
*Altrettanto si può dire dell'uomo: questo beniamino della Provvidenza, questo «favorito» di Dio, corre rischi ben più grandi di tutti gli altri animali; dopo aver sofferto tanto in questo mondo, si crede in pericolo di soffrire eternamente nell’altro!
*C'è una scienza che ha per oggetto solamente cose incomprensibili. Al contrario di tutte le altre scienze, essa non si occupa che di ciò che non può essere percepito dai sensi. [...] tal che il buon senso si trasforma in delirio. Questa scienza si chiama teologia, e questa teologia è un insulto continuo alla ragione umana.
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*La religione sembra fatta apposta per esaltare i prìncipi al di sopra dei popoli e abbandonare i popoli al loro arbitrio.
*La [[superstizione]] assorbe quasi sempre le attenzioni, l’ammirazione e le finanze dei popoli. Essi hanno una religione molto costosa; ma non hanno denaro, né istruzione, né virtù, né felicità.
*L’idea di un Dio terribile, raffigurato come un despota, ha dovuto rendere inevitabilmente malvagi i suoi sudditi. La paura non crea che schiavi [...] che credono che tutto divenga lecito quando si tratta o di guadagnarsi la benevolenza del loro Signore, o di sottrarsi ai suoi temuti castighi. La nozione di un Dio-tiranno non può produrre che schiavi meschini, infelici, rissosi, intolleranti.
*L'[[intelligenza]] dell'uomo non dimostra l'intelligenza di Dio più di quanto la malvagità dell'uomo non dimostri la malvagità di quel Dio, di cui si pretende che l'uomo sia una creatura. Da qualsiasi lato la teologia affronti la questione, Dio sarà sempre una causa contraddetta dai suoi effetti.
*Lo spirito si confonde e la ragione rimane interdetta alla vista delle pratiche ridicole e dei riti avvilenti che i ministri degli dèi hanno inventato nei vari paesi per purificare le anime e per rendere il Cielo favorevole ai popoli.
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*Tra i più funesti doni che la religione abbia fatto al mondo bisogna soprattutto annoverare questi monarchi devoti e bigotti, i quali, illudendosi di affacendarsi per la salvezza dei loro sudditi, si sono fatti un sacrosanto dovere di tormentare, perseguitare, mandare a morte quelli che, in coscienza, la pensavano diversamente da loro.
 
==Citazioni su d'Holbach==
[[Categoria:Filosofi francesi|Thiry]]
*Mi vien detto che l’origine del sistema filosofico del Barone e del suo calore in sostenerlo venga originalmente dall’aver veduto morire la prima sua moglie [...] fra gli orrori di un’eternità di tormenti…D’allora in poi è divenuto ateista furiosissimo... ([[Alessandro Verri]])
 
==Bibliografia==
*Paul Henri Thiry d'Holbach, ''Il buon senso'', a cura di S. Timpanaro, Garzanti 1985.
 
{{wikipedia}}
 
[[Categoria:Filosofi tedeschi|Holbach, Paul-Henri Dietrich]]