Lavoro: differenze tra le versioni

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*Il lavoro allontana da noi tre grandi mali: la noia, il vizio e il bisogno. ([[Voltaire]])
*Il lavoro caccia i vizi derivanti dall'ozio. ([[Seneca]])
*Il lavoro continuo è stupido come il riposo continuo. ([[Jules Renard]])
*Il lavoro deve produrre uomini prima che cose. ([[Maurice Zundel]])
*«Il lavoro diverrà creazione artistica, esso deve scaturire dall'entusiasmo dell'operaio. L'arte è l'anticipazione dell'alta produzione» profetò [[Giorgio Sorel]] e la profezia si accontentò di accarezzare le menti, perché è stupenda, ma tanto stupenda quanto fuori della realtà. ([[Luigi Grande]])
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*Nella società capitalistica si produce tempo libero per una classe mediante la trasformazione in tempo di lavoro di tutto il tempo di vita delle masse.
*Se il prodotto del lavoro mi è estraneo, e mi sta di fronte come una potenza straniera, a chi esso appartiene allora? Se la mia propria attività non mi appartiene, ma è estranea e coartata attività, a chi appartiene allora?<br />A un ente ''altro'' da me.<br />Chi è questo ente?[...]<br />L'ente ''estraneo'', al quale appartiene il lavoro e il prodotto del lavoro, può essere soltanto l'uomo stesso.
 
===[[Jules Renard]]===
*Appena mi capita di lavorare un po', credo subito che tutto mi sia dovuto e la più piccola contrarietà mi pare un'ingiustizia.
*I moralisti che decantano il lavoro mi fanno pensare a quei tipi che sono stati ingannati dal richiamo di un baraccone di fiera e, per vendicarsi, cercano di farci entrare gli altri.
*Il lavoro continuo è stupido come il riposo continuo. ([[Jules Renard]])
*Il lavoro pensa, la [[pigrizia]] sogna.
*La paura della [[noia]] è la sola scusa del lavoro.
 
===[[Bertrand Russell]]===