Jules Renard: differenze tra le versioni

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*Le [[ruga|rughe]] non sono che dei sorrisi largamente incisi. (25 dicembre 1897; Vergani, p. 135)
*[[Stéphane Mallarmé|Mallarmé]] è intraducibile anche in francese. (1 marzo 1898; Vergani, p. 144)
*La mia volontà comincia ad avere un po' di rughe. (24 marzo 1898; Vergani, p. 144)
*Mi basta giusto un pochettino di [[gloria]], proprio l'indispensabile per non aver l'aria di un imbecille quando attraverso le strade del mio villaggio. (aprile 1898; Vergani, p. 145)
*So [[nuoto|nuotare]] giusto quanto basta per trattenermi dal salvare gli altri. (20 luglio 1898; Vergani, p. 149)
*Tra l'umanità del pastore e l'umanità del suo cane non c'è che una differenza piccola come un salto di pulce. (1 ottobre 1898; Vergani, p. 149)
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*Sono uno scrittore cui solamente il desiderio della perfezione impedisce di essere grande. (15 gennaio 1899; Vergani, p. 151)
*Il [[gatto]] è la vita dei mobili. (11 febbraio 1899; Vergani, p. 151)
*Tutto quello che siamo lo abbiamo messo nel nostro primo libro. Più tardi non facciamo che strappare le gramigne dei nostri difetti e coltivare le nostre prime qualità, quando proprio ci riesce di fare qualcosa. (1 maggio 1899; Vergani, p. 152)
*In fondo ad ogni [[patriottismo]] c'è la guerra: ecco perché io non sono un patriota. (14 giugno 1899; Vergani, p. 153)
*Il covo della [[lepre]], anche se la lepre è assente, è sempre pieno di paura. (23 settembre 1899; Vergani, p. 155)
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*Quelli che hanno parlato meglio della [[morte]] sono tutti morti. (9 agosto 1900; Vergani, p. 172)
*Il [[merlo]] bianco esiste, ma è tanto bianco che non lo si vede. Il merlo nero non è che la sua ombra. (11 agosto 1900; Vergani, p. 172)
*In certi [[amicizia|amici]] non c'è di piacevole che la loro verginità. Quando ci si è sposati con loro, le cose non vanno più bene. (9 ottobre 1900; Vergani, p. 173)
*I [[rimorso|rimorsi]] vanno avanti e indietro vestiti con un piccolo abito da carabiniere. (9 ottobre 1900; Vergani, p. 173)
*Le persone che si fanno [[cremazione|cremare]] pensano che, ridotte in cenere, sfuggiranno a Dio. (12 ottobre 1900; Vergani, p. 174)
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*Un anno è finito. Si è tagliata via una fetta al [[tempo]], e il tempo resta intero. (31 dicembre 1902; Vergani, p. 199)
*I suoi successi fanno dire che ha del talento, e i suoi fiaschi fanno dire che è un pensatore. (25 gennaio 1903; Vergani, p. 200)
*Quella donna mostra i suoi [[seno|seni]] e crede di offrire il proprio cuore. (2 marzo 1903; Vergani, p. 200)
*[[Léon Blum]] è molto intelligente ma non ha nemmeno un grammo di spirito. È una cosa che fa piacere a quelli che, come me, credono di avere dello spirito e non sono molto sicuri di essere intelligenti. (3 marzo 1903; Vergani, p. 201)
*L'[[ironia]] è un elemento della felicità. (6 marzo 1903; Vergani, p. 201)
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*I [[contadino|contadini]] guardano troppo il cimitero e non abbastanza la morte. (1 agosto 1903; Vergani, p. 209)
*I [[contadino|contadini]] combattono la sporcizia solamente con il sudore. (1 agosto 1903; Vergani, p. 209)
*Ogni anno, un [[difetto]] in più. Ecco il nostro solo [[progresso]]. (10 ottobre 1903; Vergani, p. 209)
*Mia madre [[tosse|tossisce]] sempre, non perché abbia bisogno di tossire, ma per far sapere che c'è. (30 dicembre 1903; Vergani, p. 211)
*Se pensassimo a tutte le fortune che abbiamo avuto senza meritarle non oseremmo più lamentarci. (30 gennaio 1904; Vergani, p. 216)
*Anche i [[funerale|funerali]] hanno qualcosa di buono: servono per far riconciliare le famiglie. (30 gennaio 1904; Vergani, p. 216)
*I moralisti che decantano il lavoro mi fanno pensare a quei tipi che sono stati ingannati dal richiamo di un baraccone di fiera e, per vendicarsi, cercano di farci entrare gli altri. (11 marzo 1904; Vergani, p. 216)
*Non sono fatto per la lotta. Sono fatto per uccidere la gente a fucilate nel deretano. (19 aprile 1904; Vergani, p. 217)
*Per un occhio che guardi un po' in fondo alle cose, la [[modestia]] non è che una forma, anche più visibile, della vanità. (23 maggio 1904; Vergani, p. 218)
*Le [[contadino|contadine]] sono come i fiori dei campi che, se li fiuti, o non sanno di niente o puzzano. (23 maggio 1904; Vergani, p. 218)
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*Quando penso che forse non sarei [[socialismo|socialista]] se avessi potuto scrivere una commedia in tre atti! (9 gennaio 1905; Vergani, p. 225)
*Slavi: scrittori che scrivono fra le righe invece che scriverci sopra. (9 gennaio 1905; Vergani, p. 225)
*Ho l'anima anticlericale e un cuore da monaco. (24 gennaio 1905; Vergani, p. 227)
*[[Femminismo]]. Sì: credo che sia giusto, prima di far fare un figlio a una donna, domandarle se lo vuole. (2 marzo 1905; Vergani, p. 229)
*Libero pensatore. Pensatore sarebbe sufficiente.<ref name=moralisti /> (26 giugno 1905)