Jules Renard: differenze tra le versioni

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*[[Edmond Rostand|Rostand]], il poeta delle folle che si credono intelligenti. (12 luglio 1903; Vergani, p. 207)
*Quando si è [[malattia|malati]] il viso comincia subito a decomporsi e comincia a riaffiorare subito la terra di cui siamo fatti. (12 luglio 1903; Vergani, p. 207)
*Tirando fuori dal pozzo la loro verità gli indiscreti bagnano dappertutto. (1 agosto 1903; Vergani, p. 209)
*I [[contadino|contadini]] guardano troppo il cimitero e non abbastanza la morte. (1 agosto 1903; Vergani, p. 209)
*I [[contadino|contadini]] combattono la sporcizia solamente con il sudore. (1 agosto 1903; Vergani, p. 209)
*Mia madre [[tosse|tossisce]] sempre, non perché abbia bisogno di tossire, ma per far sapere che c'è. (30 dicembre 1903; Vergani, p. 211)
*Anche i [[funerale|funerali]] hanno qualcosa di buono: servono per far riconciliare le famiglie. (30 gennaio 1904; Vergani, p. 216)
*Libero pensatore. Pensatore sarebbe sufficiente.<ref name=moralisti /> (26 giugno 1905)
*Un [[gatto]] che dorme venti ore al giorno su ventiquattro, è forse la cosa che è meglio riuscita a Dio.<ref>Citato in Alessandro Paronuzzi, ''Prefazione'', in Aa. Vv., ''101 gatti d'autore'', F. Muzzio, Padova, 1997, p. XVII. ISBN 88-7021-844-9</ref> (26 gennaio 1906)