Jules Renard: differenze tra le versioni

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*Le [[malattia|malattie]] sono le grandi manovre della morte. (20 gennaio 1902; Vergani, p. 192)
*So che la [[letteratura]] non dà da mangiare all'uomo che vi si dedica. Per fortuna io non ho mai molto appetito. (11 febbraio 1902; Vergani, p. 192)
*Il [[canguro]], pulce gigante. (30 aprile 1902; Vergani, p. 195)
*Prima [[comunione]]: i bambini sembrano tutti feriti al braccio sinistro. (7 maggio 1902; Vergani, p. 195)
*[[Cervello]]. L'uomo cammina con le sue radici in testa. (23 maggio 1902; Vergani, p. 196)
*La [[morte]] potrebbe essere il sogno se, tratto tratto, si potesse aprire un occhio. (24 maggio 1902; Vergani, p. 196)
*Libero pensatore. Pensatore sarebbe sufficiente.<ref name=moralisti /> (26 giugno 1905)
*Un [[gatto]] che dorme venti ore al giorno su ventiquattro, è forse la cosa che è meglio riuscita a Dio.<ref>Citato in Alessandro Paronuzzi, ''Prefazione'', in Aa. Vv., ''101 gatti d'autore'', F. Muzzio, Padova, 1997, p. XVII. ISBN 88-7021-844-9</ref> (26 gennaio 1906)