Eugenio Borgna: differenze tra le versioni

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opera e citazioni
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*Lo stesso gesto di [[pregare]] ogni mattina introduce a una giornata più aperta allo sperare; che non è mai solo per noi stessi, ma anche per gli altri, e perfino per quelli che non conosciamo.
*Questa in fondo è la razionalità più grande: sapere che la [[vita]] è ben di più di tutti i nostri conti, di ogni nostra ragionevole previsione.
 
{{Intestazione|Intervista di Rodolfo Casadei, ''[http://www.tempi.it/il-mendicante-la-sofferenza-e-la-ricerca-dellinfinito-grande-intervista-a-eugenio-borgna#.VfMIChHtmko Il mendicante, la sofferenza e la ricerca dell’infinito]'', ''Tempi'',28 giugno 2015}}
*Dobbiamo educarci a riconoscere le nostre risonanze interiori quando incontriamo gli altri, lavoriamo, sogniamo.
*L’esperienza dell’infinito, in tutte le sue forme, ci avvicina a Dio.
*La [[depressione]] ci spinge a cogliere fino in fondo quello che viviamo, e allora aumenta anche la nostra capacità di conoscere gli altri.
*La categoria del futuro è quella che oggi dal punto di vista esistenziale e psicologico viene più cancellata.
*Laddove c’è un’esperienza del [[dolore]], cresce immediatamente la percezione dell’insufficienza dei godimenti esterni, effimeri, temporanei, e cresce il desiderio di qualcosa che oltrepassi il contingente.
*Se i nostri saranno occhi bagnati di lacrime, occhi che ci permettono di immedesimarci nella vita interiore del malato, nel suo dolore, di vedere l’anima ferita in fondo ai suoi occhi, allora riusciremo a essere di aiuto.
 
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