Georg Trakl: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Georg Trakl==
*''Egli veramente amava il sole, che purpureo il colle scendeva. | Le vie del bosco, il canoro uccello nero | e la gioia del verde. || Serio era il suo sostare all'ombra dell'albero | e puro il suo volto. | Dio parlava con soave fiamma al suo cuore: | oh, uomo! || Silenzioso il suo passo trovò la città di sera; | l'oscuro lamento della sua bocca: voglio diventare un cavaliere.'' (da ''La canzone di [[Kaspar Hauser|Kaspar Hauser]], per Bessie Loos''<ref>Citato in Georg Trakl,In ''Le poesie'', prefazione di [[Claudio Magris]], introduzione di Margherita Caput e Maria Carolina Foi, traduzione di Vera degli Alberti e Eduard Innerkofler, Garzanti, 1983, p. 179.</ref>)
*{{NDR|Su [[Karl Kraus]]}} ''Bianco sacerdote sommo della verità, | voce cristallina, in cui dimora di [[Dio]] il gelido respiro, | mago furente, | cui sotto fiammeggiante mantello l'azzurra corazza del guerriero tintinna.''<ref>Citato in Georg Trakl,In ''Le poesie'', prefazione di [[Claudio Magris]], introduzione di Margherita Caput e Maria Carolina Foi, traduzione di Vera degli Alberti e Eduard Innerkofler, Garzanti, 1983, p. 205.</ref>
*Amara neve e luna!<br/>Un rosso lupo che un angelo strangola. Le tue gambe tintinnano nell'incedere come azzurro ghiaccio e un sorriso pieno di tristezza e orgoglio ha impietrito il tuo volto e la fronte impallidisce per l'ebbrezza del gelo;<br/>o forse si china muta sul sonno di un guardiano, che s'è lasciato cadere nella sua capanna di legno.<br/>Gelo e fumo. Una bianca camicia di stelle brucia le spalle di chi la porta e gli avvoltoi di Dio sbranano il tuo cuore di metallo. (da ''Notte invernale'')<ref>Citato in Georg Trakl,In ''Le poesie'', prefazione di [[Claudio Magris]], introduzione di Margherita Caput e Maria Carolina Foi, traduzione di Vera degli Alberti e Eduard Innerkofler, Garzanti, 1983, p. 243.</ref>)
*''L'azzurra fonte ai tuoi piedi, misteriosa la rossa calma della tua bocca, | abbuiata dal sopore del fogliame, dal cupo oro di maceri girasoli. | Le tue palpebre sono gravi di papavero e sognano sommesse sulla mia fronte. | Soavi [[campana|campane]] solcano il petto d'un tremito. Una nuvola azzurra | è il tuo volto su me calato nel crepuscolo. | Una canzone sulla chitarra, che risuona in taverna straniera, | i selvaggi cespugli di sambuco laggiù, un giorno di novembre da gran tempo trascorso, | passi familiari sulla scala in penombra, la vista di travi scurite, | un'aperta finestra, a cui rimane sospesa una dolce [[speranza]]; | indicibili sono, o Dio, queste cose, e si cade in ginocchio.'' (da ''Per via''<ref>Citato in Vittorio Santoli, ''La letteratura tedesca moderna'', con un'analisi della letteratura contemporanea di Marianello Marianelli, Sansoni/Accademia, Firenze/Milano, 1971, pp. 330-331.</ref>)
*''Voi grandi città | su pietra innalzate | nella pianura! | Così senza parola segue | il senza patria | dalla scura fronte il vento, | gli alberi nudi sulla collina. | Voi, dalla luce incerta all'orizzonte, fiumi! | Poderoso soverchia | tetro, vesperale rosso | nelle nubi di tempesta. | Voi moribonde nazioni ! | Pallida onda | che s'infrange sulla riva della notte, | cadenti stelle.'' (''Occidente, 3, a [[Else Lasker-Schüler]] in venerazione.''<ref>Citato in Georg Trakl, ''Liriche scelte'', a cura di Pietro Tripodo, Salerno Editrice, Roma, 1991, pp. 73-74,. ISBN 8884020778</ref>)
*''Di nuovo vagando nell'antico parco, | oh, calma dei gialli e rossi [[fiore|fiori]], | anche voi in lutto, voi dolci dèi, | e l'autunnale oro dell'olmo. | Immobile spicca nell'azzurrino stagno | la canna, a sera ammutolisce il tordo. | Oh! curva allora anche tu la fronte | dinanzi al marmo diroccato degli avi.'' (''Nel parco''<ref>In Georg Trakl, ''Poesie'', a cura di [[Leone Traverso]], prefazione di [[Italo Alighiero Chiusano]], Fabbri Editori, collana ''I grandi classici della poesia'', RCS libri, Milano, 1997, p. 49. Le poesie di Georg Trakl, tradotte da Leone Traverso sono disponibili nell'edizione Passigli, Firenze, 1992.</ref>)
*Che t'inchioda sulla scala diroccata, nella casa dei tuoi padri? Un nero di piombo. Che sollevi con mano d'argento agli occhi; e le palpebre ripiombano come ebbre di papavero? Ma traverso il muro di pietra tu vedi il cielo stellato, la Via Lattea, Saturno; rosso. Furioso al muro di pietra picchia l'albero spoglio. Tu su scalini in rovina: albero, stella, pietra! Tu, azzurra fiera, che sommessa trema; tu, il pallido sacerdote che la scanna sul nero altare. Oh il tuo sorriso nel buio, triste e cattivo, che un bimbo nel sonno impallidisce. Una rossa fiamma balzava dalla tua mano e una farfalla s'abbruciava. Oh il flauto della luce; oh il flauto della morte. Che t'inchiodava sulla scala in rovina nella casa dei tuoi padri? Là alla porta picchia un angelo con dito di cristallo.(Da ''Metamorfosi del male''<ref>In Georg Trakl, ''Poesie'', a cura di [[Leone Traverso]], prefazione di Italo Alighiero Chiusano, Fabbri Editori, collana ''I grandi classici della poesia'', RCS libri, Milano, 1997, pp. 88-89. Le poesie di Georg Trakl, tradotte da Leone Traverso sono disponibili nell'edizione Passigli, Firenze, 1992.</ref>)
*Lungo l'orlo della selva io voglio andare creatura taciturna cui dalle mani senza parola il sole crinito è calato; straniero sul colle serale, che piangendo solleva le palpebre sulla città di pietra; fiera immobile nella pace dell'antico sambuco; oh, senza quiete origlia il capo che ormai il crepuscolo avvolge, o seguono i passi esitanti la nuvola azzurra sul colle, severe costellazioni. (da ''Rivelazione e tramonto''<ref>In Georg Trakl, ''Poesie'', a cura di [[Leone Traverso]], prefazione di Italo Alighiero Chiusano, Fabbri Editori, collana ''I grandi classici della poesia'', RCS libri, Milano, 1997, p. 153. Le poesie di Georg Trakl, tradotte da Leone Traverso sono disponibili nell'edizione Passigli, Firenze, 1992.</ref>)
*''In scura terra riposa il sacro straniero. | Dalle dolci labbra il dio gli prese il lamento, | quando egli cadde nel fior degli anni. | Un fiore azzurro | sopravvive il suo canto nella notturna casa dei dolori.'' ( ''A Novalis'' (seconda versione)<ref>In Georg Trakl, ''Poesie'', introduzione, traduzione e note di [[Ervino Pocar]], Rizzoli, Milano, 1974, p. 137.</ref>)
 
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==Bibliografia==
*[[Rainer Maria Rilke]], ''Poesie'', tradotte da [[Giaime Pintor]], con due prose dai quaderni di Malte Laurids Brigge e versioni da [[Hermann Hesse|H. Hesse]] e G. Trakl, Einaudi, Torino, 1984. ISBN 8806002678
*Georg Trakl, ''Le poesie'', prefazione di [[Claudio Magris]], introduzione di Margherita Caput e Maria Carolina Foi, traduzione di Vera degli Alberti e Eduard Innerkofler, Garzanti, 1983.
*Georg Trakl, ''Poesie'', a cura di [[Leone Traverso]], prefazione di [[Italo Alighiero Chiusano]], Fabbri Editori, collana ''I grandi classici della poesia'', RCS libri, Milano, 1997.
 
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