Ernest Hemingway: differenze tra le versioni

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*Prima che mia moglie si preparasse per andare a teatro, ho trascorso con lei lunghe ore in Città Alta {{NDR|a [[Bergamo]]}}. Ci siamo fermati lassù anche per il pranzo, a me piace molto, in particolare, la polenta e uccelli...<ref>Dall'intervista ad Alberico Sala per il ''Giornale del Popolo''; citato in Marco Roncalli, ''[http://bergamo.corriere.it/bergamo/notizie/cultura-e-spettacoli/12_luglio_30/hemingway-ispirato-adorata-citta-alta-bergamo-2011227097176.shtml Così Hemingway si ispirava nell'«adorata» Città Alta]'', ''Corriere.it'', 29 luglio 2012.</ref>
*{{NDR|La [[fretta]]}} Quella eccitantissima perversione di vita: la necessità di compiere qualcosa in un tempo minore di quanto in realtà ne occorrerebbe.<ref>Da ''Verdi colline d'Africa''.</ref>
*Scrissero un tempo che è dolce e meritevole morire per la patria.<ref>[[Quinto Orazio Flacco]], ''Odi'', III, 2, 13.</ref> Ma in una [[guerra]] moderna non c'è niente di dolce né di meritevole, nella tua morte. Morirai come un cane e senza ragione.<ref>Da ''Appunti sulla prossima guerra: una lettera seria sull'attualità'', settembre 1935, in ''By-line''.</ref>
*Se hai avuto la fortuna di vivere a [[Parigi]] da giovane, dopo, ovunque tu passi il resto della tua vita, essa ti accompagna perché Parigi è una festa mobile.<ref>Da ''Festa mobile'', p. 29.</ref> (epigrafe di ''Festa mobile'')
:''If you are lucky enough to have lived in Paris as a young man, then wherever you go for the rest of your life, it stays with you, for Paris is a moveable feast.''
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*Così questo libro fu pubblicato la prima volta il giorno che il mercato crollò nel 1929. [[Francis Scott Fitzgerald|Scott Fitzgerald]] è morto, [[Tom Wolfe]] è morto, [[James Joyce|Jim Joyce]] è morto (lui, il caro compagno diverso dal Joyce ufficiale dei biografi, che una volta, da ubriaco, mi chiese se non mi pareva che i suoi libri fossero un po' troppo da periferia); [[John Bishop]] è morto, [[Max Perkins]] è morto. Anche una quantità di personaggi che avrebbero dovuto essere morti sono morti; appesi a capofitto davanti alle stazioni di rifornimento a [[Milano]] o impiccati bene o male in città tedesche superbombardate. Vi sono anche tutti i morti senza nome, alla maggior parte dei quali piaceva molto la vita. (pp. 4-5)
*C'era qualcuno che diceva sempre, perché questo tale è così preoccupato e ossessionato dalla [[guerra]], e ora dal 1933 forse è chiaro perché uno scrittore debba interessarsi al continuo, prepotente, criminale, sporco delitto che è la guerra. Siccome di guerre ne ho fatte troppe, sono certo di avere dei pregiudizi, e spero di avere molti pregiudizi. Ma è persuasione ponderata dello scrittore di questo libro che le guerre sono combattute dalla più bella gente che c'è, o diciamo pure soltanto dalla gente, per quanto, quanto più ci si avvicina a dove si combatte e tanto più bella è la gente che si incontra; ma sono fatte, provocate e iniziate da precise rivalità economiche e da maiali che sorgono a profittarne. (p. 5)
*Sono persuaso che tutta la gente che sorge a profittare della [[guerra]] e aiuta a provocarla dovrebbe essere fucilata il giorno steso che incomincia a farlo da rappresentanti accreditati dei leali cittadini che la combatteranno. (p. 5)
 
===[[Incipit]]===