Giaime Pintor: differenze tra le versioni

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'''Giaime Pintor''' (1919 – 1943), giornalista e scrittore italiano.
 
==Citazioni di Glaime Pintor==
*Amo gli scrittori che trattano sempre lo stesso motivo. (da ''Doppio diario'')
*Aveva fissato un mondo, [[Georg Trakl|Trakl]], rigido e di pochi oggetti, che poi si studiò a lungo di comporre e, direi, di chiarire. Così che il volume dei suoi versi somiglia a una raccolta di appunti e di esercizi, su temi fissi. Ma è anche, questa, la prima giustificazione della sua poesia.<br/>Le cose più giovanili sono affidate a schemi meccanici ed è palese e più aspro il dissidio fra la chiamata evidente degli oggetti e quella faticosa risposta. Poi tutto il libro è un progressivo liberarsi, un adeguarsi della parola alle immagini prima così ingrate.<ref>Da [[Rainer Maria Rilke]], ''Poesie'', tradotte da Giaime Pintor, con due prose dai quaderni di Malte Laurids Brigge e versioni da [[Hermann Hesse|H. Hesse]] e [[Georg Trakl|G. Trakl]], Einaudi, Torino, 1984, p. 120, ISBN 8806002678.</ref>
*Come lirico, [[Hermann Hesse|Hesse]] è sulla linea di quel romanticismo minore che in Germania è stato fecondo di opere pure se non di altissima poesia. Dopo le ultime esperienze di [[Rainer Maria Rilke|Rilke]] e di [[Stefan George|George]], e le tendenze più moderne del dopoguerra, l'arte di Hesse non sembra certo indicare nuove vie. Egli è tuttavia considerato un maestro dalle nuove generazioni che soprattutto apprezzano la rara leggerezza del suo stile e il forte equilibrio interiore che è alla base di ogni sua opera.<ref>Da [[Rainer Maria Rilke]], ''Poesie'', tradotte da Giaime Pintor, con due prose dai quaderni di Malte Laurids Brigge e versioni da [[Hermann Hesse|H. Hesse]] e G. Trakl, Einaudi, Torino, 1984, p. 108, ISBN 8806002678.</ref>
*Contrariamente a quanto afferma una frase celebre, le [[rivoluzione|rivoluzioni]] riescono quando le preparano i poeti e i pittori, purché i poeti e i pittori sappiano quale deve essere la loro parte. (lettera al fratello, Napoli, 28 novembre 1943, in ''Doppio diario'', Einaudi, 1975)
*Come lirico, [[Hermann Hesse|Hesse]] è sulla linea di quel romanticismo minore che in Germania è stato fecondo di opere pure se non di altissima poesia. Dopo le ultime esperienze di [[Rainer Maria Rilke|Rilke]] e di [[Stefan George|George]], e le tendenze più moderne del dopoguerra, l'arte di Hesse non sembra certo indicare nuove vie. Egli è tuttavia considerato un maestro dalle nuove generazioni che soprattutto apprezzano la rara leggerezza del suo stile e il forte equilibrio interiore che è alla base di ogni sua opera.<ref>Da [[Rainer Maria Rilke]], ''Poesie'', tradotte da Giaime Pintor, con due prose dai quaderni di Malte Laurids Brigge e versioni da [[Hermann Hesse|H. Hesse]] e G. Trakl, Einaudi, Torino, 1984, p. 108, ISBN 8806002678.</ref>
*Aveva fissato un mondo, [[Georg Trakl|Trakl]], rigido e di pochi oggetti, che poi si studiò a lungo di comporre e, direi, di chiarire. Così che il volume dei suoi versi somiglia a una raccolta di appunti e di esercizi, su temi fissi. Ma è anche, questa, la prima giustificazione della sua poesia.<br/>Le cose più giovanili sono affidate a schemi meccanici ed è palese e più aspro il dissidio fra la chiamata evidente degli oggetti e quella faticosa risposta. Poi tutto il libro è un progressivo liberarsi, un adeguarsi della parola alle immagini prima così ingrate.<ref>Da [[Rainer Maria Rilke]], ''Poesie'', tradotte da Giaime Pintor, con due prose dai quaderni di Malte Laurids Brigge e versioni da [[Hermann Hesse|H. Hesse]] e [[Georg Trakl|G. Trakl]], Einaudi, Torino, 1984, p. 120, ISBN 8806002678.</ref>
 
==''Commento ad un soldato tedesco''==
*Dietro gli schermi universali offerti dalla propaganda la gioventù d'Europa cerca dalle due parti una ragione ed uno scopo alla guerra che si combatte. E non può trovarli nelle statistiche e nei discorsi, nei dati dell'economia e della storia diplomatica, perché in realtà questo suo lavoro si traduce in una ricerca interiore, nella ricerca delle proprie possibilità e dei propri mezzi, della propria misura personale di fronte alla guerra. Opera di puro egoismo come lo sono le opere migliori della giovinezza, questa ha un valore politico immediato: di indice sulle future esperienze.
*Finché il successo accompagnerà le grigie armate del [[Nazismo|Reich]] e sulle città conquistate sventola la bandiera bianca e rossa non vi sarà posto in Europa per altri uomini e per un'idea contrastante.
 
{{NDR|Giaime Pintor, ''Commento ad un soldato tedesco'', ''Primato''; citato da [[Piergiovanni Permoli]] ''Fra politica e letteratura'', ''La Fiera Letteraria'', giugno 1973 }}
 
==Note==
<references />
 
==Bibliografia==
{{NDR|*Giaime Pintor, ''Commento ad un soldato tedesco'', ''Primato''; citato da [[Piergiovanni Permoli]] ''Fra politica e letteratura'', ''La Fiera Letteraria'', giugno 1973 }}.
 
==Voci correlate==
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==Altri progetti==
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[[Categoria{{DEFAULTSORT:Giornalisti italiani|Pintor, Giaime]]}}
[[Categoria:ScrittoriGiornalisti italiani|Pintor, Giaime]]
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