Saʿdi: differenze tra le versioni

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*Non aver pietà della sconfitta d'un nemico, perché, quand'egli avrà vittoria su di te, non avrà di te pietà nessuna. ''Prostrato quando vedi il tuo nemico, | non ti vantar con voglia altera e matta; | in ogni osso nascondesi un midollo, | e dentro ogni camicia un uom s'appiatta.'' (da ''Pietà dannosa'', vol. II, p. 116)
*Quando un nemico è frustrato in ogni arte o astuzia sua, ricorre all'amicizia. Allora, come si sarà fatto amico, farà contro di te quanto nessun altro nemico potrebbe fare! (da ''Finta amicizia di nemico'', vol. II, p. 120)
*Non lasciarti prendere dagl'inganni dei nemici e nemmeno dalle trappole degli adulatori, perché quelli ti hanno già teso ipocritamente un laccio, e questi disiosamente hanno spalancato la bocca. Piace allo stolto la lode, ma egli è come un animale morto che par grasso per vento che il beccaio gli ha introdotto soffiando. (da ''Inganni di nemici e insidie di adulatori'', pp. 121-122)
*Chi impara una [[scienza]] e non la mette in pratica, somiglia a chi guida i bovi sotto l'aratro e non va seminando. (da ''Scienza inutile!'', vol. II, p. 128)
*Chi si rissa coi grandi, versa il proprio sangue. (da ''Follia del contrastare ai grandi'', vol. II, p. 129)
*Non è azione di persone [[sapienza|savie]] il venir a pugni con un leone e stender la mano al filo d'una lama. (da ''Ardire temerario'', vol. II, p. 129)
*Non ti meravigliare se la parola d'un [[sapienza|saggio]], nell'assemblea dei villani ignoranti, non ha effetto alcuno, poiché il suono d'un liuto non può vincere il fracasso dei tamburi e la fragranza dell'ambra rimane vinta sempre dal fetore dell'aglio. (da ''Superiorità falsa'', vol. II, p. 134)