Eric Schlosser: differenze tra le versioni

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*Le élite hanno sempre guardato il fast food dall'alto in basso, criticandone il gusto e considerandolo un'ennesima, volgare manifestazione della cultura popolare americana. L'estetica del fast food mi interessa molto meno del suo impatto sulla vita degli americani, lavoratori e consumatori. Ma soprattutto mi interessa il suo impatto sui bambini: il fast food è fortemente propagandato nei confronti dei più giovani e preparato da persone poco più che bambine. È un'industria che nutre i giovani e allo stesso tempo se ne nutre. (p. 19)
*[[Carl Karcher|Carl N. Karcher]] è uno tra i pionieri dell'industria del fast food. La sua carriera parte dalle modeste origini di questa attività per arrivare all'egemonia odierna dell'hamburger. La sua vita sembra un racconto di [[Horatio Alger]], una realizzazione del sogno americano e, nello stesso tempo, un monito sulle sue conseguenze inattese. È una parabola su com'è nata l'industria del fast food e su dove può condurre. (p. 23)
*I fast food spesso rappresentano le truppe d'assalto dell'[[urbanizzazione]]; atterrano prima e fanno strada. Alcune catene preferiscono giocare a "segui l'esempio": quando apre un nuovo [[McDonald's]], nel giro di breve tempo anche i concorrenti aprono nei dintorni, presumendo che quello debba essere un buon posto. (p. 93)
*Anziché affidarsi a una forza lavoro poco numerosa, stabile, ben pagata e ben addestrata, l'industria del fast food punta a lavoratori part time e alle prime armi, lavoratori disponibili ad accettare un salario basso. I teenager sono candidati perfetti, non solo perché costano meno degli adulti, ma anche perché l'inesperienza li rende più facili da tenere sotto controllo. (p. 97)
*Diventare affiliati è una bizzarra combinazione tra avviare un'attività in proprio e andare a lavorare per qualcun altro. Il cuore del contratto di [[franchising]] è il desiderio delle due parti di fare soldi evitando il rischio. L'affiliante vuole espandere un'azienda esistente senza spendere i propri fondi. L'affiliato vuole avviare un'attività senza essere solo e rischiare tutto per un'idea nuova. Uno fornisce un marchio, una linea guida, consulenza, accesso a macchinari e forniture. L'altro ci mette il denaro e lavora. Ma nella relazione non mancano le tensioni strutturali. L'affiliante rinuncia a un po' di controllo non supervisionando ogni operazione; l'affiliato sacrifica un bel po' di indipendenza dovendo obbedire alle regole dell'azienda. Quando i profitti fioccano tutti sono felici, ma quando le cose vanno male l'accordo spesso degenera in una lotta di potere impari. Quasi sempre vince l'affiliante. (pp. 131-132)
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==Altri progetti==
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===Opere===
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