Tutto il calcio minuto per minuto: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
mNessun oggetto della modifica
Riga 7:
* Gentili ascoltatori buon pomeriggio dagli studi di Saxa Rubra di Radio 1 RAI... {{NDR|in apertura della trasmissione}}
* È il campionato del "dopo". Dopo le brutture degli scandali che in estate hanno rivoluzionato classifiche e sconvolto coscienze. Dopo la bellezza del titolo mondiale conquistato a Berlino dagli azzurri. Dopo la tristezza per la scomparsa di Giacinto Facchetti, l'uomo simbolo del calcio come vorremmo che fosse e che grazie a lui è stato. Lo hanno ricordato in molti in questi giorni, con parole accorate e rievocazioni dei momenti più significativi della sua vita, e lo ricorderanno fra poco anche gli spettatori di tutti gli stadi italiani con un minuto di silenzio e di raccoglimento prima dell'inizio delle partite. L'auspicio è che questo minuto non resti confinato nei ristretti limiti temporali dei 60 secondi, perché chi ha un concetto etico dello sport in generale e del calcio in particolare non potrà mai prescindere dall'eredità che ci ha lasciato [[Giacinto Facchetti]]. I numeri lo hanno definito grande come giocatore: 634 partite nella sua [[Football Club Internazionale Milano|Inter]], con 4 scudetti, due [[UEFA Champions League|Coppe dei Campioni]], due Coppe Intercontinentali; 94 incontri in [[Nazionale di calcio dell'Italia|Nazionale]] con 70 fasce da capitano, un titolo europeo ed uno da [[Campionato mondiale di calcio|vicecampione del mondo]] nel 1970 a Città del Messico, in quella indimenticabile edizione dei Mondiali. E apprezzato è stato anche come dirigente, la presidenza della sua Inter si è segnalata per stile e senso della misura. Ma c'è un aspetto, ed è per noi il più importante, che non è quantificabile coi numeri, ed è quello dei rapporti umani, del confronto con gli altri. Per questo basta però un vocabolario, con la ricerca di una parola desueta forse perché la categoria è sempre più sparuta. E la parola è GALANTUOMO. Ci mancherai, ci manchi, Giacinto. {{NDR|introduzione al campionato di Serie A 2006-2007 e ricordo di Giacinto Facchetti, 10 settembre 2006}}
* Il campionato fa 13, anche se la prima giornata deve essere ancora recuperata. E ''Tutto il calcio minuto per minuto'' fa invece fatica a trovare i pioli per completare la sua scaletta. Anticipa di qua, posticipa di là e spezzetta anche le briciole, di partite da giocare e da raccontare in questo pomeriggio ne sono rimaste 4. Bei tempi quando la domenica pomeriggio c'era da scegliere fra tutta la Serie A e tutta la Serie B. Ora viene voglia di riproporre una vecchia e gloriosa canzone di [[Charles Trenet]]: ''Que reste-t-il de nos amours, que reste-t-il des ces beaux jours'', già, che rimane degli amori di quei bei giorni. Ma bando alla nostalgia, perché molto è rimasto. Intanto e soprattutto il tronco dell'albero, con le radici che affondano in oltre mezzo secolo di storia. D'accordo, il vento ha portato via qualche foglia, i passanti raccolgono frutti non ancora maturi – gli anticipi – o fuori stagione – i posticipi, ma la pianta è ancora eretta, ben solida e ci ricorda, seppur ce ne fosse bisogno, che il calcio è bello perché una partita di Promozione può riservare le stesse emozioni, e magari anche di più, di un incontro di Champions League. Serve una prova? Ecco allora la scaletta di questa puntata, con due partite di Lega Pro a dar manforte ai resti della Serie A. {{NDR|introduzione all'edizionealla puntata del 27 novembre 2011, che vide in programmacui solosoltanto 4 partitegare di Serie A pomeridianeerano in programma per il pomeriggio}}
* E così ci siamo arrivati al mezzo secolo, ai primi 50 anni di Tutto il Calcio minuto per minuto. La trasmissione più longeva della cara, vecchia, ma arzilla radio. Sono nozze d'oro, con la consapevolezza che ogni singolo ascoltatore ha contribuito con la sua personale pepita a far ricco un programma che inizialmente ha cambiato le abitudini domenicali degli italiani e poi via via è diventato un modo di essere, di raccontare, di aggregare. {{NDR|in apertura del programma per l'edizionela puntata dei 50 anni, 10 gennaio 2010}}
* A questo punto, beh, a questo punto si spegne la candelina sulla torta del cinquantenario. Ma il residuo di fiamma serve per accenderne un'altra, quella del 51° anno di Tutto il Calcio Minuto per Minuto. A legare passato, presente e futuro della nostra, della vostra trasmissione c'è una coincidenza singolare: in quella prima puntata, il 10 gennaio 1960, il campo principale era [[Stadio Giuseppe Meazza|San Siro]] per la partita Milan-Juventus con la radiocronaca di Nicolò Carosio. A chiudere questo ciclo sarà ancora una volta la stessa partita, anche se come in un ideale retour-match, all'Olimpico di Torino stavolta. A tutti coloro che ci hanno seguito, grazie per l'attenzione. Ed un grazie particolare, ce lo consentirete, al più caro dei nostri radioascoltatori: Guglielmo Moretti, l'inventore di Tutto il calcio minuto per minuto. Auguri capo! {{NDR|in chiusura del programma per l'edizionela puntata dei 50 anni}}
 
*"….la trasmissione radiofonica che nel mare procelloso dei diritti ha saputo tenere alta e tesa la bandiera dei doveri." {{NDR|31 agosto 2008, quando sembrava che il programma non andasse in onda per le vicende relative ai diritti della Serie A}}