José Saramago: differenze tra le versioni

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*È questo il difetto delle parole. Stabiliamo che non c’è altro mezzo d’intenderci e di spiegarci, e finiamo con lo scoprire che restiamo a metà della spiegazione e così lontani dal comprenderci che sarebbe stato molto meglio lasciare agli occhi e al gesto il loro peso di silenzio.
*La notte è terribile, si sa.
*Non conviene guardare al passato. Il passato è quell’armadio pieno di scheletri di cui parlano gli inglesi, gente discreta, di poco sole e di ancor meno emozioni.
*Il tempo vi fluisce, le trascina ed è trascinato nella corrente liquida, lentamente, alla velocità (qui, sulla terra) di sessanta secondi al minuto.
*La vita è breve, ma in essa entra più di quel che siamo in grado di vivere.
*I cervelli sono pieni di parole che vivono in santa pace con le loro contrarie e nemiche.
*Per questo le persone fanno il contrario di quel che pensano, credendo di pensare quel che fanno.
*La parola non risponde né domanda: accumula.
*[...]le storie, è bene che si sappia, sono quel che devono essere grazie a chi le vive.
*Si innalzi una bandiera nel luogo dove, per un breve minuto, un semplice uomo è stato un uomo felice.
*Non so che cosa unisca di più, se le grandi catastrofi o le grandi gioie.
*L’uomo ha la memoria corta. Una giornata di sole basta per far dimenticare tutto, il pavimento solido della strada smentisce la paura.
*Il poeta è il nostro principale nemico.
*[...]se il lettore è intelligente (ogni lettore è, per definizione, intelligente),[...]
*[...]le circostanze possono più della volontà.
*Il caso è strano, ma a pensarci bene non più strano di una qualsiasi di quelle piccole cose che ci accadono ogni giorno e che, proprio perché sono piccole e ripetute, finiscono col perdere per noi di significato.
*Il traguardo è in un punto qualsiasi, non sappiamo dove, ma giacché dobbiamo tagliarlo, che sia (come dire) in gloria.
*Se ne vedono di cose in questo mondo. Confessa, lettore, che vale la pena viverci.
*Non mi dolevano né i denti né l’anima. Problemi, quelli di tutti i giorni, e a questi ci ho fatto l’abitudine.
*Perché capita a volte che l’amore sia tanto da non entrare nella pelle, come si dice, nella carne, nel sangue, nelle ossa, nell’anima, che pure dicono sia lì.
*L’estate è un corpo di donna che avanza come polena, fiamma che rompe le fiamme.
 
==''Il racconto dell'isola sconosciuta''==