Morrissey: differenze tra le versioni
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*{{NDR|Alla domanda se ha mai desiderato un amore travolgente}} Sì, l'ho desiderato. Ma nella realtà non capita mai. Per pensare, l'isolamento è un male necessario. Devo stare da solo. Non riesco proprio a sopportare la compagnia degli altri per troppo tempo. È terribile, ma non posso proprio condividere. A volte avverto la necessità di un coinvolgimento fisico, che però, potrei aggiungere, non accade mai. Adesso è tutto così complicato che spesso mi domando se capiterà mai. Non credo, se proprio devo dirla tutta. Insomma, non molti arrivano a ventotto anni nella mia condizione. <ref name=Woods/>
*Non ho mai studiato musica perché ho sempre voluto conservare un approccio da appassionato. È un'ingenuità che conservo tutt'ora. <ref name=Woods/>
*È difficile descrivere quanto fossi di mentalità ristretta. Specie quando avevo ventuno, ventidue, ventitré anni... Ero completamente solo. [...] A volte torvavo la vita insopportabile. È dura quando le persone proprio non ti piacciono.
*Oggi [...] i concerti sono più sfrenati, più forti, più disperati di quanto siano mai stati prima. A quei tempi ogni manifestazione di isteria era organizzata... oggi la follia è una cosa naturale. <ref name=Woods/>
*{{NDR|Alla domanda se presta attenzione alle critiche}} Quando sono sciocche e deprimenti, sono molto noiose. Ma quando vengono da persone intelligenti, mi preoccupo... Posso capire che il mondo degli Smiths non piaccia a tutti: questo è abbastanza chiaro, non sono così ottuso. Ma non ho mai letto nulla che mi abbia fatto venir voglia di cambiare. <ref name=Woods/>
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*Avevo una cameretta piccolissima, e in certi periodi, tra i diciotto e i diciannove anni, non uscivo letteralmente per tre o quattro settimane. Restavo lì dentro giorno dopo giorno, il sole era cocente e io avevo le tende chiuse. Me ne stavo seduto da solo, quasi al buio, con la macchina da scrivere, circondato di tantissima carta Le pareti erano completamente ricoperte da poster di [[James Dean]], quasi al limite della claustrofobia, e avevo dei foglietti appiccicati ovunque con delle riflessioni profonde. [...] Sembrava quasi che ci fossi nato in quella stanza. Tutto ciò che mi ha reso come sono è lì dentro. Avevo un terribile complesso del territorio. [...] Ero maniacale: ogni cosa era in ordine cronologico: un posto per tutto, tutto al suo posto. Ossessione totale. [...] Oggi mi sembra una cosa completamente folle. È strano come le cose che prima sembravano tanto importanti, alla fine non contino più. <ref name=Woods/>
*Mi viene la nausea quando vedo il Papa che fa tutte queste prediche pompose sugli armamenti atomici e poi prende il tè con [[Margaret Thatcher]]. Per me è ipocrisia totale. <ref name=Woods/>
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==Citazioni su Morrissey==
*Scrive meravigliosi titoli di canzoni, ma purtroppo spesso si dimentica di scrivere la canzone. ([[Elvis Costello]])
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==Altri progetti==
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[[Categoria:Cantanti britannici]]
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