Jun'ichirō Tanizaki: differenze tra le versioni
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==Citazioni di Jun'ichirō Tanizaki==
*Poi, quando sarò morto, non potrà non pensare: Quello stupido vecchio dorme sotto questi [[
*V'è, forse, in noi Orientali, un'inclinazione ad accettare i limiti, e le circostanze, della vita. Ci rassegniamo all'ombra, così com'è, e senza repulsione. La luce è fievole? Lasciamo che le tenebre ci inghiottano, e scopriamo loro una beltà. Al contrario, l'Occidentale crede nel progresso, e vuole mutare di stato. È passato dalla candela al petrolio, dal petrolio al gas, dal gas all'elettricità, inseguendo una chiarità che snidasse sin l'ultima parcella d'ombra. (da ''Libro d' Ombra'', Milano, Bompiani, 2002)
*Per prima cosa i nostri antichi ricavarono, nello spazio illuminato dalla luce solare, una chiusa nicchia d'ombra; posero poi, proprio al centro dell'ombra, l'essere più chiaro che conoscevamo: la donna. Perché biasimarli? La chiarezza della pelle era, per loro, il sigillo della beltà femmilile. Solo l'ombra poteva proteggerla e darle risalto. (da ''Libro d' Ombra'', Milano, Bompiani, 2002)
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==Altri progetti==
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[[Categoria:Scrittori giapponesi
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