John Henry Newman: differenze tra le versioni

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Donluca (discussione | contributi)
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*Ammettete un Dio, e introdurrete fra i temi del vostro sapere un fatto che circonda, racchiude, assorbe ogni altro fatto concepibile.
*{{NDR|L'Università}} è una sede della sapienza, una luce del mondo, un ministero della fede, un'Alma Mater della generazione nascente.
*Educazione non significa semplicemente insegnarci a leggere o scrivere – né formarci al buon adempimento delle nostre professioni mondane, né inculcare i meri principi della credenza e della pratica; - ma operare insieme con Dio per la salvezza delle anime.
*I colleges sono gli strumenti diretti e particolari che la Chiesa usa nell'Università, per raggiungere i suoi sacri fini.
*Il College è per la formazione del carattere, intellettuale e morale, per la coltivazione della mente, il miglioramento dell’individuo, lo studio della letteratura, i classici, e quelle scienze fondamentali che rafforzano e aguzzano l’intelletto.
*Il mondo è un grezzo antagonista della verità spirituale: preme su di voi a volte con mano di ferro, a volte con logica pertinace, a volte con una tempesta di fatti irresistibili.
*Il sapere, nella misura in cui tende sempre di più ad essere particolare, cessa di essere sapere.
*L'educazione universitaria è il grande strumento ordinario di un fine grande ma ordinario; essa aspira ad elevare il tono intellettuale della società, a coltivare l’opinione pubblica, a purificare il gusto nazionale, a fornire principi veri all'entusiasmo popolare e scopi stabili all'aspirazione popolare; a dare ampliamento e sobrietà alle idee del tempo, a facilitare l’esercizio del potere politico, e ad affinare le relazioni della vita privata.
*L'Università intristisce perché manca di vita spirituale. Intendo ora senz’altrosenz'altro per vita spirituale vita religiosa
*L'utile non è sempre bene, il bene è sempre utile.
*La forza, la saldezza, l'inclusività e la versatilità dell’intelletto, il dominio sulle nostre facoltà, il giudizio istintivamente retto sulle cose che ci si presentano, che a volte è sì un dono naturale, ma che in genere non si ottiene senza molto sforzo e l’esercizio di anni.
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*Non proibire la verità di alcun genere, ma vigilare che nessuna dottrina passi sotto il nome della verità se non quelle che a ragione la rivendicano.
*Quando divenni cattolico, una delle mie prime domande fu: “Perché noi cattolici non abbiamo un'università?
*Quando la Chiesa fonda una università non chiede talento, genio o conoscenza, per se stessi, ma nell'interesse dei suoi figli, in vista del loro benessere spirituale e della loro influenza e utilità religiose, con il fine di educarli ad adempiere meglio i loro rispettivi compiti nella vita, e di renderli membri più intelligenti, più capaci e più attivi della società.
*Quando una moltitudine di giovani, acuti, di mente aperta, capaci di sintesi ed osservatori, come sono i giovani, si trovano insieme e si frequentano liberamente l’un l’altro, anche se non c’è nessuno che insegni loro; la conversazione di tutti è una serie di lezioni per ognuno.
*Riusciremo ad indicarvi come prova che lo zelo per il sapere può crescere anche sotto la pressione delle professioni secolari; che l’ingegno naturale non necessariamente rende un uomo inoperoso, né l’inclinazione della mente all'indagine, irriverente; che la sagacia e l’intelligenza non sono incompatibili con una fede ferma nei misteri della Rivelazione; che la conoscenza in letteratura e nelle scienze non necessariamente rende gli uomini presuntuosi, né al di sopra della loro posizione, né irrequieti, né caparbi