Sabino Chialà: differenze tra le versioni

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*I [[Padri della Chiesa|Padri]] ci aiutano a pensare la fede. Perché loro hanno cercato in questa Scrittura di capire qualche cosa per la loro vita, di creare, di fare teologia.
*I [[Padri della Chiesa|Padri]] sono per noi importanti perché ci hanno preceduto nella faticosa ricerca di Dio.
*Il [[cristiano]] è portatore di una parola che è capace di raggiungere l'altro e di farlo progredire, di farlo andare avanti, ma dal punto in cui lui è realmente, non a partire dalle aspettative di colui che parla, dalle sue decisioni, dai suoi giudizi.
*Il nemico non è l'uomo. L'uomo rimane, secondo l'immagine genesiaca, il buono ed il molto buono.
*L'anziano non è il maestro che spiega, il maestro che dirige il giovane, ma è colui che, vivendo la propria fede, introduce l'altro in un itinerario. E suo insegnamento è la sua esistenza, prima ancora che la sua parola.
*L'uomo deve mettere a disposizione dello Spirito la propria debolezza.
*L'ultima parola appartiene sempre alla [[carità]].
*La [[fede]] passa attraverso un rapporto umano diretto, non è un qualcosa che si impara dai libri.
*La [[direttore spirituale|paternità spirituale]] esiste nella misura in cui il Padre rimane significativo.
*Nel deserto la [[direttore spirituale|paternità spirituale]] era il modo naturale per trasmettere la fede.
*Non è nelle visioni che va cercato Dio, dicono i Padri, ma nelle sue manifestazioni più quotidiane, che richiedono occhi capaci di vederlo.
*Pare che ci sia una necessità di ascoltare accanto alla Scrittura, o nella Scrittura stessa, una Scrittura che si presenta in un altro modo rispetto alla pagina biblica.
*Questa è la vita spirituale, un rapporto di sinergia.
*Un cristiano è tale in quanto la sua vita dice qualcosa, non in quanto decide lui di essere cristiano.