Pino Puglisi: differenze tra le versioni

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*Olocausto vuol dire bruciare tutta la propria esistenza sull'altare della [[Croce cristiana|croce]].<ref name=sicari/>
*Voi avete famiglia. Io non ho nessuno. Non ho né moglie né figli, e anche se mi ammazzano non mi interessa.<ref name=sicari/>
*La Chiesa ha già colpito con la scomunica chi si è macchiato di atroci delitti come i cosiddetti uomini d'onore. Io posso soltanto aggiungere che gli assassini, coloro che vivono e si nutrono di violenza hanno perso la dignità umana. Sono meno che uomini, si degradano da soli, per le loro scelte, al rango di animali. (dall'omelia del 25 luglio 1993<ref name=sitoufficiale>Citato in ''[http://web.archive.org/web/20130608071740/http://www.padrepinopuglisi.diocesipa.it/index.php?option=com_content&view=article&id=91&catid=43&Itemid=101 Don Giuseppe Puglisi: vita, insegnamento e martirio di Francesco Deliziosi]'', ''PadrePinoPuglisi.it''.</ref>)
*È difficilissimo [[morte|morire]] per un amico, ma morire per dei nemici è ancora più difficile. Cristo però è morto per noi quando noi eravamo ancora suoi nemici. Dio ci rimane sempre accanto, è la costanza dell'amore fino all'estremo limite, anzi senza limiti. Ecco il motivo della nostra gioia. (dall'omelia del 14 settembre 1993<ref name=sitoufficiale/>)
*Venti, sessanta, cento anni... la vita. A che serve se sbagliamo direzione? Ciò che importa è incontrare Cristo, vivere come lui, annunciare il suo Amore che salva. Portare speranza e non dimenticare che tutti, ciascuno al proprio posto, anche pagando di persona, siamo i costruttori di un mondo nuovo.<ref name=sitoufficiale/>