Tamim Ansary: differenze tra le versioni

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* Quando la gente non ha altro ruolo che quello di offrire accesso ai gangli dello Stato, non ha altro potere se non quello di ''negare'' quell'accesso.
* Solo se esiste il concetto di "[[individuo]]" è possibile dire: «Ogni individuo ha dei diritti», e solo una volta che quell'assunto è stato accettato è possibile sostenere che le [[donna|donne]] hanno gli stessi diritti degli uomini, poiché entrambi sono individui.
* Il conflitto che lacera il mondo contemporaneo non va considerato, a mio avviso, uno "[[scontro di civiltà]]", se con questo si intende una logica del tipo siamo-diversi-per-cui-dobbiamo-combattere-finché-non-ne-rimane-uno-solo. Va piuttosto considerato come l'attrito generato da due concezioni della storia discordanti che si intersecano.
* Tutti amano la [[democrazia]], specialmente se li riguarda personalmente, ma l'islam non è l'opposto della democrazia; rappresenta semplicemente un universo di riferimento completamente diverso. All'interno di quell'universo può esistere la democrazia, la tirannia, e tutto quello che c'è nel mezzo.
* L'[[islam]] ''è'' una religione, come tutte le altre, con una serie di idee e di pratiche relative alla morale, all'etica, a Dio, al cosmo e alla morte. Ma allo stesso tempo potrebbe essere inserito in una classe completamente diversa, che include il [[comunismo]], la democrazia parlamentare, il [[fascismo]] e così via, poiché l'islam è ''anche'' un progetto sociale, un'idea di come dovrebbe essere gestita la [[politica]] e l'[[economia]], con un sistema legale, civile e penale tutto suo.<br/>Ma l'islam può anche essere inserito all'interno di un'altra classe ancora, che include la civiltà cinese, indiana, occidentale e così via, perché esiste un intero universo di manufatti culturali [...] che può essere definito propriamente islamico.<br/>O l'islam può essere visto come una storia mondiale parallela a tutte le altre, le quali si contaminano reciprocamente. Visto in questa luce, l'islam è una vasta narrazione che si dipana lungo i secoli, ancorata alla nascita di quella prima comunità alla Mecca e a Medina quattordici secoli fa.