Johann Gottlieb Fichte: differenze tra le versioni
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Società e natura. +2 da "La missione del dotto" |
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*La scelta di un ceto è una libera scelta, nessun uomo può quindi essere costretto a sceglierne uno, o a esserne escluso. Ogni singola azione, ed ogni disposizione generale che che si proponga una tale costrizione, è illegittima. (p. 49)
*Un certo ceto, l'ulteriore sviluppo di uno specifico talento, sono stati scelti ''per poter restituire alla società ciò che essa ha fatto per noi''. È quindi obbligatorio per tutti utilizzare la propria cultura per contribuire in modo concreto al profitto della società. Nessuno ha il diritto di lavorare solo per la propria personale soddisfazione, di chiudersi nei confronti dei suoi simili e rendere la sua cultura inutile per essi. (p. 50)
*Levo il mio capo ben alto sopra le rupi minacciose, e sopra le furiose cascate, e sopra le
*Nell'uomo esiste uno stimolo al sapere, e in particolare a ciò che gli torna utile. (p. 58)
*La vera destinazione del ceto [[intellettuale]]: ''il controllo supremo sul progresso effettivo del genere umano nel suo complesso, e il continuo promuovimento di questo progresso''. (p. 62)
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