Carlos Ruiz Zafón: differenze tra le versioni

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===Citazioni===
*"Fortunato colui al quale latrano i cretini, perché la sua anima non apparterrà mai a loro" (Don Pedro Vidal)
*A quell'epoca, la [[morte]] non viveva ancora nell'anonimato e la si poteva vedere e annusare dappertutto mentre divorava anime che ancora non avevano avuto nemmeno il tempo di peccare.
*Le parole e il mistero della loro scienza occulta mi affascinavano e mi sembravano una chiave con cui aprire un mondo infinito e al riparo ...<br />
*Tutto il [[male]] che uno fa nella vita ritorna, David. E io ne ho fatto tanto. Tanto.
*... accanto alla sua pistola dell'esercito che ogni notte, quando credeva che io dormissi, tirava fuori e contemplava come se possedesse tutte le risposte, o almeno quelle che servivano a lui.
* Nel mio mondo, le grandi [[speranze]] vivevano solo fra le pagine di un libro.
*Erano anni in cui si cresceva in fretta, e quando l'[[infanzia]] si sbriciolava tra le loro mani molto bambini avevano già lo sguardo da vecchi.
*Aprii gli occhi. Colonne di pietra spesse come alberi salivano nella penombra verso una volta spoglia. Aghi di luce polverosa cadevano in diagonale e lasciavano intravedere file interminabili di brande. Piccole gocce d'acqua si staccavano dall'alto come lacrime scure che esplodevano risuonando a terra. La penombra odorava di muffa e di umidità.<br />«Benvenuto in purgatorio»
*Non posso [[morte|morire]], dottore. Non ancora. Ho delle cose da fare. Poi avrò tutta la vita per morire.
*«Ha una brutta faccia» sentenziò.<br />«Indigestione» replicai.<br />«Di cosa?»<br />«Di realtà»
*Ignatius B. Samson, benvenuto nel Cimitero dei Libri Dimenticati.
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*«Come si esce di qui?» «Se ha tanta fretta... Ci sono due modi, quello permanente e quello temporaneo. Quello permanente è dal tetto: un bel salto e si libera per sempre da tutta questa schifezza. L'uscita temporanea è lì in fondo, dove c'è quel rimbambito col pugno alzato a cui cadono i pantaloni e cha fa il saluto rivoluzionario a chiunque passa. Ma se esce di là, prima o poi tornerà qui.» «È stato lei a derubarmi?» «Il dubbio offende. Quando l'hanno portata qui, lei era già pulito come uno specchio e io accetto solo titoli quotati in borsa.»
*Con il desiderio mi capitava come con i fiori: una volta che l'avevo tra le mani, non sapevo dove metterlo.
*Il tempo cura tutto, pensai, meno la [[verità]].
*La stanchezza, o forse solo il rinculo della disperazione, mi raggiunse...
*Si finisce per diventare ciò che si vede negli occhi di quelli che si desiderano.