Ai confini della realtà (serie televisiva 1959) (seconda stagione): differenze tra le versioni

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==Episodio 19, ''L'Ercole''==
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*Ecco una straordinaria istituzione americana: il [[Bar (pubblico esercizio)|bar]] del quartiere. Vi incontriamo il signor Anthony O'Toole, il proprietario, che si batte a spada tratta per la pace e la tranquillità del suo bar. Questo è il signor Joseph Callahan, allibratore non iscritto la cui intera vita potrebbe essere rappresentata da un qualsiasi evento sportivo, dove vi siano due avversari e dove ci sia la possibilità di quotarli. E questo cittadino tanto eccitato è uno qualsiasi dei tanti scommettitori che hanno puntato i soldi dell'affitto su una corsa di cavalli, un incontro di pugilato o qualcosa del genere. È uno che, per sfogare le sue frustrazioni saprebbe prendersela con il primo avventore a tiro di pugno. Infine, questo è il signore Luther Dingle, venditore porta a porta di aspirapolvere. È il classico fallito in tutti i campi, ma è uno disposto ad ascoltare e, soprattutto, ha la mascella prominente. ('''Narratore''')
 
*E questi invisibili gentiluomini sono visitatori dallo spazio. Stanno per cambiare il destino di Luther Dingle lasciandogli qualcosa che è difficile ricevere oggigiorno. Tra alcuni istanti questo viso triste, perennemente maltrattato che ha perso tutti i treni della sua vita si prenderà una piccola rivincita, in quella regione imprevedibile che è conosciuta come i confini della realtà. ('''Narratore''')