Beatitudini dai libri: differenze tra le versioni

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==Beatitudini dai libri==
*Beati coloro che coltivano la voluttà dell'[[attesa]]. ([[Jean Josipovici]])
*Beati coloro che posseggono. (attribuita a [[Quinto Orazio Flacco]])
*Beati coloro che possono sempre avere tanta forza da piangere il loro [[peccato]] contro il cuore di un [[padre]]. ([[Carlo Maria Franzero]])
*Beati gli [[orfano|orfani]]. ([[Aldo Busi]])
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*Beato colui alla cui porta bussa [[Cristo]]. ([[Sant'Ambrogio]])
*Beato colui che ha trovato nella vita lo [[senso della vita|scopo]] della propria esistenza. ([[Inayat Khan]])
*''Beato colui che, lontano dalle cure cittadine, | come gli uomini dell'età più antica, | ara i campi paterni con buoi che gli appartengono.'' ([[Quinto Orazio Flacco]])
*Beato l'uomo che non si aspetta nulla, perché non resterà mai deluso. ([[Alexander Pope]])
*L'uomo che disse: "Beato colui che non si aspetta nulla, perché non verrà deluso", fa una lode alquanto inadeguata e addirittura fasulla. La verità è: "Beato colui che non si aspetta nulla, perché verrà piacevolmente sorpreso". L'uomo che non si aspetta nulla vede le rose più rosse rispetto agli uomini comuni, l'erba più verde e il sole più abbagliante. Beato colui che non si aspetta nulla, perché possiederà le città e le montagne; beato il mite, perché erediterà la terra<ref>Cfr. [[Discorso della Montagna|Gesù, Discorso della Montagna]]: «Beati i miti, perché erediteranno la terra».</ref>. ([[Gilbert Keith Chesterton]])