Alain de Botton: differenze tra le versioni
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*La tracotanza di esigere l'amore si era manifestata solo adesso che non era ricambiato; ero rimasto solo con la mia passione, indifeso, senza diritti, al di là della legge, scandalosamente brutale nella mia pretesta: Amami! Per quale ragione? Avevo solo la solita meschina giustificazione: Perché io ti amo...
*Se non accettiamo gli insegnamenti che l'amore ci ispira, continueremo felici a ripetere indefinitamente gli stessi errori, come mosche che ritornano dementi a picchiare contro i vetri delle finestre, incapaci di capire che il vetro, per quanto trasparente, non può essere attraversato. Non ci sono forse delle verità elementari che è necessario imparare, frammenti di saggezza che potrebbero evitarci qualche entusiasmo eccessivo, qualche dolore, qualche amara delusione? Non è legittima ambizione acquisire un po' di prudenza nelle faccende amorose, così come lo si può fare per una dieta, per la morte o il denaro?
*Chi pronuncia parole d'amore è come chi lancia un messaggio in codice con una
*Nell'ossessione dell'oasi, l'uomo assetato immagina l'acqua, le palme e l'ombra non perché ce ne siano oggettivi indizi, ma perché ne ha pressante necessità. I bisogni disperati fanno intravedere la soluzione attraverso le allucinazioni: l'assetato ha l'allucinazione dell'acqua, il bisogno di amore provoca l'[[allucinazione]] dell'uomo, o della donna, ideale. L'ossessione dell'oasi non è mai una delusione completa: l'uomo nel deserto vede qualcosa all'orizzonte. È che le palme sono inaridite, il pozzo secco, il luogo infestato di locuste.
*Gli innamorati, cui non è propria la lucidità dei flosofi, non possono non abbandonarsi all'impulso religioso, cioè credere e avere fede, in quanto opposto all'impulso filosofico, che è dubitare e indagare. Preferiscono il rischio di essere nell'-errore e in amore– a essere nel –dubbio e senza amore-.
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