Sonno: differenze tra le versioni

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*''Il sonno non ti vizia | e non puoi fare senza.'' ([[Simone Cristicchi]])
*Io un sonnellino lo farei volentieri. È l'unica cosa che la mattina mi fa alzare dal letto. (''[[Seinfeld]]'')
*Ma il sonno è una divinità capricciosa e proprio quando lo si invoca, si fa aspettare. ([[Alexandre Dumas (padre)|Alexandre Dumas padre]])
*La morte è come il sonno, ma con questa differenza: se sei morto e qualcuno grida "In piedi, è giorno fatto!", ti riesce difficile trovare le pantofole. ([[Woody Allen]])
*Malgrado tante scoperte della psicologia, non apprezziamo abbastanza il sonno: lo giudichiamo soltanto come un'indispensabile condizione di passaggio, dalla quale dobbiamo risvegliarci. Non comprendiamo quei mari di freschezza: quelle discese nella vita vegetale: quella passeggiata rassicurante nell'oscuro che ci avvolge e ci protegge; né il riemergere, con gli occhi e la pelle distesi. Solo [[William Shakespeare|Shakespeare]], [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]], [[Marcel Proust|Proust]] e il [[gatto]] hanno capito cosa sia il sonno. Il gatto sa trarne una ricchezza di piaceri e di forze che noi ignoriamo; e raccomando agli insonni di osservarlo con attenzione. ([[Pietro Citati]])
*La vita è un male a cui il sonno dà sollievo per otto ore al giorno. ([[Nicolas Chamfort]])
*Meglio dormire con un [[cannibalismo|cannibale]] sobrio che con un cristiano ubriaco. ([[Herman Melville]])
*La vita è un sonno, l'amore ne è il sogno e avrete vissuto se avete amato. ([[Alfred de Musset]])
*Ma il sonno è una divinità capricciosa e proprio quando lo si invoca, si fa aspettare. ([[Alexandre Dumas (padre)]])
*Meglio dormire con un [[cannibale]] sobrio che con un cristiano ubriaco. ([[Herman Melville]])
*Morte è quanto vediamo stando svegli, sonno quanto vediamo dormendo. ([[Eraclito]])
*Nel sonno la psiche perviene a una consapevolezza sensoriale del corpo assai più vasta e profonda di quella raggiunta durante la veglia, ed è costretta a ricevere e subire certi eccitamenti provenienti da organi e mutamenti corporei, del tutto inavvertiti durante la veglia. ([[Ludwig Strümpell]])