Konrad Lorenz: differenze tra le versioni

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*[...] il nostro amore per loro {{NDR|gli [[animale|animali]]}} si misura proprio dai sacrifici cui siamo disposti a sobbarcarci. (p. 13)
*Purtroppo gli animali superiori hanno una capacità e una tendenza a combinar disastri direttamente proporzionale alla loro intelligenza. (p. 16)
*Presso le [[oca selvatica|oche selvatiche]] il giovane fidanzato suole seguire letteralmente ogni passo della sua promessa. Martina però si muoveva con gran disinvoltura per tutte le stanze della nostra casa, senza preoccuparsi del fidanzato che, cresciuto in libertà, era costretto ad avventurarsi in regioni a lui ignote. Se si pensa alla ripugnanza che hanno le oche selvatiche, uccelli che amano gli spazi aperti, a spingersi anche solo fra i cespugli o sotto gli alberi, Martino ci apparirà come un piccolo eroe: col collo teso seguì un giorno la sua amata attraverso la porta principale, fin nell'ingresso, e poi su per le scale, fino in camera da letto. (p. 19)
*E mentre ancora seguivo con lo sguardo le oche che volavano basse sull'acqua e scomparivano alla prossimità curva del fiume, fui improvvisamente colto da quel senso di meraviglia per le cose note e familiari che è all'origine della filosofia. Provai in me un profondo stupore per la possibilità di una tale dimestichezza con un uccello libero e selvatico, e la constatazione di questo fatto mi rese stranamente felice, come se con ciò si fosse potuto un poco riparare alla cacciata dall'Eden. (p. 20)
*Davanti all'[[acquario]] si può star delle ore assorti in fantasticherie, come quando si contemplano le fiamme del caminetto o le rapide acque di un torrente. E si imparano molte cose durante questa contemplazione. Se gettassi su di un piatto della bilancia tutto ciò che ho imparato a comprendere in quelle ore di meditazione di fronte all'acquario, e sull'altro tutto ciò che ho ricavato dai libri, come rimarrebbe leggero il secondo! (p. 26)
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*È strana la cieca fiducia con cui si dà credito ai [[Proverbio|proverbi]], anche quando sono assolutamente falsi o ingannevoli: la [[volpe]] non è più furba degli altri animali da preda, ed è assai più stupida del lupo o del cane; la [[colomba]] non è affatto mite, e, quanto al [[pesce]], la ''vox populi'' non diffonde che menzogne: esso né ha quel «sangue di pesce» che si attribuisce alla gente stucchevole, né gode di quella salute invidiabile cui fa pensare l'espressione «sano come un pesce».<br />Al contrario nessun gruppo di animali è come i pesci tormentato dalle malattie infettive anche nello stato naturale di libertà. (p. 33)
*Chi potrebbe esprimere in parole, o riprodurre pittoricamente, quel rosso incandescente che rende diafani e trasparenti i fianchi dello [[spinarello]] maschio, quel verde-azzurro iridescente del suo dorso, dalla luminosità paragonabile solo a certe luci al neon, e, infine, quello squillante verde smeraldo del suo occhio? Secondo le regole del gusto artistico l'accostamento di questi colori dovrebbe dare un risultato orribile e stridente, e invece quale meravigliosa sinfonia producono se composti dalla mano del grande Maestro! (p. 34)
*Pochi sono gli uccelli, anzi pochi in genere gli animali superiori (gli insetti dalla vita gregaria rientrano in un'altra categoria) che hanno una vita familiare e sociale così evoluta come le [[taccola|taccole]], e, di conseguenza, i loro piccoli sono fra i più commoventemente indifesi e deliziosamente dipendenti da chi li alleva. (p. 53)
*Una piccola taccola, con tutto il suo giovanile attaccamento per colui che l'alleva, costituisce naturalmente anche un interessantissimo oggetto di studio dal punto di vista scientifico. La si può portare all'aperto, osservando in ambiente del tutto naturale, senza i limiti imposti da sbarre e da gabbie e tuttavia molto da vicino, il suo modo di volare, di nutrirsi, insomma tutto il suo comportamento. (p. 53)
*[...] il cosiddetto «troppo umano» è quasi sempre un «''pre-umano''», qualcosa quindi che è comune a noi e agli animali superiori. (p. 70)
*Contro il pregiudizio che nel mondo animale predomini l'elemento «bestiale», cioè grossolanamente sensuale, dell'amore e del matrimonio, devo far notare che, proprio fra quegli animali per cui l'amore e il matrimonio hanno una funzione importante, il fidanzamento precede quasi sempre di molto l'accoppiamento fisico. (p. 71)
*[...] trovo che comunque non è sportivo servirsi di un anello magico nei rapporti con gli animali: anche senza ricorrere alla magia le creature viventi ci raccontano le storie più belle, cioè quelle vere. E in natura la verità è sempre assai più bella di tutto ciò che i nostri poeti, gli unici autentici maghi, possono anche soltanto immaginare. (pp. 93-94)
*Io mi sento molto seriamente impegnato a risvegliare in quanti più uomini possibile una profonda comprensione e venerazione per le meraviglie della natura, e aspiro fanaticamente a farmi dei proseliti. (p. 148)
*{{NDR|Sull'inibizione che impedisce a un lupo di azzannare un suo simile che gli mostra la gola}} Devo tuttavia confessare che, nel mio sentimentalismo, sono profondamente commosso e ammirato di fronte a quel lupo che ''non può'' azzannare la gola dell'avversario, e ancor di più di fronte all'altro animale, che conta proprio su questa sua reazione! Un animale che affida la propria vita alla correttezza cavalleresca di un altro animale! C'è proprio qualcosa da imparare anche per noi uomini! Io per lo meno ne ho tratto una nuova e più profonda comprensione di un meraviglioso detto del Vangelo che spesso viene frainteso, e che finora aveva suscitato in me solo una forte resistenza istintiva: «Se qualcuno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra...». L'illuminazione mi è venuta da un lupo: non per ricevere un altro schiaffo devi offrire al nemico l'altra guancia, no, devi offrirgliela proprio per impedirgli di dartelo! (pp. 173-174)