Ombra: differenze tra le versioni

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sposto in Luce e ombra
sposto un pezzo di Giordano Bruno in Luce e ombra, tolgo Di Costanzo (poco pertinente), +1
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*''Almen, or che di fredda, ed oscur'ombra | Copre la notte il ciel, piacciati in sonno | Mandarmi a consolar la tua bell'ombra''. ([[Angelo di Costanzo]])
*L'ombra prepara lo sguardo alla luce. Attraverso l'ombra la divinità tempera e pone davanti all'occhio oscurato dell'anima affamata e assetata quelle immagini che sono i messaggeri delle cose. ([[Giordano Bruno]])
*''Di velo, il sai, compiacesi | Amor modesto e puro. | Va, fra quell'ombre tacite | Mi troverai, tel giuro. ([[Vincenzo Monti]])
*''Il primo annunzio di mia cruda [[morte]], | Se a chi muor per [[Amore|amor]] tanto è concesso, | Vo' che tra il sonno l'ombra mia t'apporte''. ([[Angelo di Costanzo]])
*Il sole splendeva forte ed intenso. Tornando a casa osservai d'un tratto davanti a me la mia ombra, così come vedevo proiettata l'ombra dell'altra guerra dietro la guerra presente, e quest'ombra non mi ha più abbandonato da allora, ha sovrastato ogni mio pensiero, notte e giorno e forse il suo cupo profilo si è disegnato anche su molte pagine di questo libro. Ma ogni ombra in fondo è anche figlia della luce e solo chi ha potuto sperimentare tenebra e chiarita, guerra e pace, ascesa e decadenza, può dire di avere veramente vissuto. ([[Stefan Zweig]])
*L'ombra, come la polvere, è il nostro fondo nascosto. La si vuole cancellare. Deve essere un eterno meriggio. Così si elimina la "carnalità del luogo", il suo erotismo sottile, la sua terrestre caducità. ([[Roberto Peregalli]])
*Le ombre celano un'oscurità in cui dimora un potere malvagio. (''[[The Legend of Zelda: Twilight Princess]]'')
*L'ombra prepara lo sguardo alla luce. Attraverso l'ombra la divinità tempera e pone davanti all'occhio oscurato dell'anima affamata e assetata quelle immagini che sono i messaggeri delle cose. ([[Giordano Bruno]])
*Nessuno va oltre la sua ombra. ([[Eugenio Mazzarella]])
*Niente è infatti contrario all'ombra, e precisamente né la tenebra, né la luce. ([[Giordano Bruno]])