Madeleine Delbrêl: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Donluca (discussione | contributi)
m sistemo
Riga 28:
*Se il mondo non ci servisse per risalire verso il cielo o a tuffarci nella misericordia, vorrebbe dire che non saremo capaci di valerci di quella sorta di Sacramento che esso contiene.
*Votarsi all'insicurezza dell'essenziale.
 
{{NDR|Madeleine Delbrêl, ''omunità secondo il Vangelo'', Gribaudi Editore, Milano, 1996}}
 
==''Il piccolo monaco''==
Line 35 ⟶ 33:
*Le pazienze, queste briciole di passione, che hanno lo <br />scopo di ucciderci lentamente per la tua gloria, di<br />ucciderci senza la nostra gloria.<br />
*Tutti saranno quelli che egli è venuto a cercare.
 
{{NDR|Madeleine Delbrêl, ''Il piccolo monaco'', Gribaudi Editore, Milano, 1990}}
 
==''La gioia di credere''==
 
*La [[fede]] è una luce nera.
*L'[[amore di Dio]], quando brucia, produce della cenere: è l'[[umiltà]].
Line 47 ⟶ 42:
*La preghiera richiede il tempo per ciò che essa deve fare con del tempo: essere grida, sguardo, energia, strumento in ogni attività in cui deve intervenire.
*[[Pregare]] non è essere intelligenti ma presenti.
 
{{NDR|Madeleine Delbrêl, ''La gioia di credere'', Gribaudi Editore, Milano, 1997}}
 
==''Noi delle strade''==
* C'è gente che Dio prende e mette da parte. Ma ce n'è altra che egli lascia nella moltitudine, che non «ritira dal mondo». È gente che fa un lavoro ordinario, che ha una famiglia ordinaria o che vive un'ordinaria vita da celibe. Gente che ha malattie ordinarie, e lutti ordinari. Gente che ha una casa ordinaria, e vestiti ordinari. È la gente della vita ordinaria. Gente che si incontra in una qualsiasi strada. Costoro amano il loro uscio che si apre sulla via, come i loro fratelli invisibili al mondo amano la porta che si è richiusa definitivamente sopra di essi. Noialtri, gente della strada, crediamo con tutte le nostre forze che questa strada, che questo mondo dove Dio ci ha messo è per noi il luogo della nostra santità. Noi crediamo che niente di necessario ci manca. Perché se questo necessario ci mancasse, Dio ce lo avrebbe già dato.
 
* C'è gente che Dio prende e mette da parte. Ma ce n'è altra che egli lascia nella moltitudine, che non «ritira dal mondo». È gente che fa un lavoro ordinario, che ha una famiglia ordinaria o che vive un'ordinaria vita da celibe. Gente che ha malattie ordinarie, e lutti ordinari. Gente che ha una casa ordinaria, e vestiti ordinari. È la gente della vita ordinaria. Gente che si incontra in una qualsiasi strada. Costoro amano il loro uscio che si apre sulla via, come i loro fratelli invisibili al mondo amano la porta che si è richiusa definitivamente sopra di essi. Noialtri, gente della strada, crediamo con tutte le nostre forze che questa strada, che questo mondo dove Dio ci ha messo è per noi il luogo della nostra santità. Noi crediamo che niente di necessario ci manca. Perché se questo necessario ci mancasse, Dio ce lo avrebbe già dato.
*Il [[silenzio]] non ci manca, perché lo abbiamo. Il giorno in cui ci mancasse, significherebbe che non abbiamo saputo prendercelo. Tutti i rumori che ci circondano fanno molto meno strepito di noi stessi. Il vero [[rumore]] è l'eco che le cose hanno in noi. Non è il parlare che rompe inevitabilmente il silenzio. Il silenzio è la sede della Parola di Dio, e se, quando parliamo, ci limitiamo a ripetere quella parola, non cessiamo di tacere. I [[monasteri]] appaiono come i luoghi della lode e come i luoghi del silenzio necessario alla lode. Nella strada, stretti dalla folla, noi disponiamo le nostre anime come altrettante cavità di silenzio dove la Parola di Dio può riposare e risuonare. In certi ammassi umani dove l'odio, la cupidigia, l'alcool segnano il peccato, conosciamo un silenzio di deserto e il nostro cuore si raccoglie con una facilità estrema perché Dio vi faccia squillare il suo nome: «Vox clamans in deserto».
*I nostri [[passo|passi]] camminano in una strada, ma il nostro cuore batte nel mondo intero.
*Non importa che cosa dobbiamo fare: tenere in mano una scopa o una penna stilografica. Parlare o tacere, rammendare o fare una conferenza, curare un malato o battere a macchina. Tutto ciò non è che la scorza della realtà splendida, l'incontro dell'anima con Dio rinnovata ad ogni minuto, che ad ogni minuto si accresce in grazia, sempre più bella per il suo Dio.
*Non pensiamo che l'amore sia una cosa che brilla, ma una cosa che consuma; pensiamo che fare tutte le piccole cose per Dio ce lo fa amare altrettanto che il compiere grandi azioni.
 
{{NDR|Madeleine Delbrel, ''Noi delle strade'', Gribaudi Editore, Milano, 1995}}
 
==''La solitudine''==
 
*Il [[silenzio]] è talvolta tacere, ma è sempre [[ascoltare]].
*In ognuno, c'è qualcosa che non sarà mai compreso da nessuno. Questo qualcosa è la causa stessa della nostra solitudine, della [[solitudine]] che ci è connaturale. È questa solitudine rudimentale che dobbiamo accettare in primo luogo.
*Molte tristezze umane sono [[solitudini]]. Se rendiamo a Dio l'onore della nostra gioia, è perché tutte le nostre solitudini saranno state colmate da lui.
*Sappiamo parlare o tacere, ma non sappiamo accontentarci delle parole necessarie. Oscilliamo senza posa tra un mutismo che affossa la carità e una esplosione di parole che svia la verità.
 
{{NDR|AAVV, ''La solitudine'', AVE, Roma 1966}}
 
==Citazioni su Madeleine Delbrêl==
*Madeleine mi ha portato ad una specie di nuova conversione. Ho percepito più chiaramente fino a che punto proprio lei è ciò che lei stessa affermava di [[Giovanni XXIII]] e [[Paolo VI]]: una guida che Dio ci dà per inaugurare un tempo nuovo, per camminare su suoli sconosciuti. ([[Jacques Loew]])
 
== Note Bibliografia==
{{NDR|AAVV*AA. VV., ''La solitudine'', AVE, Roma, 1966}}.
{{NDR|*Madeleine Delbrêl, ''omunitàComunità secondo il Vangelo'', Gribaudi Editore, Milano, 1996}}.
{{NDR|*Madeleine Delbrêl, ''Il piccolo monaco'', Gribaudi Editore, Milano, 1990}}.
{{NDR|*Madeleine Delbrêl, ''La gioia di credere'', Gribaudi Editore, Milano, 1997}}.
{{NDR|*Madeleine Delbrel, ''Noi delle strade'', Gribaudi Editore, Milano, 1995}}.
 
==Note==
<references />
 
==Altri progetti==
{{interprogetto|w}}
 
{{DEFAULTSORT:Delbrêl, Madeleine}}