Umberto Curi: differenze tra le versioni

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*[[Carl Schmitt]] [...] riprendendo l'affermazione di [[Carl Von Clausewitz|Clausewitz]] secondo la quale appunto la guerra non è che "la continuazione della politica con altri mezzi", giungeva a conclusioni ancora più estreme sostenendo che la guerra è addirittura l'essenza o il presupposto della politica. Carl Schmitt in qualche modo configurava la relazione tra guerra e politica come una sorta di circolarità sulla base della quale a periodi di guerra, e cioè, per ricondurci alla definizione che davamo prima, a periodi di soluzione violenta dei conflitti, succedono fasi di soluzione pacifica dei conflitti, che sono appunto fasi di politica. (dall'intervista ''Guerra e politica'', Venezia, Museo Correr, sala Armature, 14 marzo 1988)
*Il termine [[dempcraziademocrazia|demokratía]] comincia a circolare verso la fine del VI secolo avanti Cristo, con una accezione prevalentemente dispregiativa. In entrambe le componenti della parola. Da un lato, infatti, krátos non significa affatto genericamente «potere» (come per lo più si ritiene), ma si riferisce piuttosto a quella forma di potere che scaturisce da, e si fonda su, l’uso della forza. Analogamente, il termine démos viene adoperato per denominare non la totalità della popolazione, ma quella parte, ancorché maggioritaria, del popolo, che è in possesso di alcuni requisiti. Le occorrenze di démos nel senso di regime popolare, cioè di democrazia, sono pochissime e si trovano concentrate nel celebre dibattito sulle costituzioni, svoltosi verso la metà del V secolo. Le altre attestazioni di démos si presentano sostanzialmente come valutazioni negative della democrazia, quali potevano essere espresse soprattutto dai suoi avversari, i quali contestavano a questa forma di governo il fatto di privilegiare i (molti) cattivi, rispetto ai pochi (buoni), ovvero di pretendere che a governare fosse una moltitudine indistinta, anziché gli áristoi , i «migliori». Insomma, pur nell’estrema variabilità di significati, da un lato demokratía indica il dominio coercitivo, esercitato con la forza, di quella parte del popolo che è il démos (con la drastica esclusione delle donne), mentre dall’altro lato essa esprime il sopravvento della componente quantitativamente, ma non qualitativamente, più significativa del popolo.<ref>Citato in ''[http://www.zeroviolenza.it/rassegna/pdfs/13Jul2015/13Jul20150af207a88c032531aef1bc8b31c2eb52.pdf L'antica Grecia culla della democrazia: un falso storico]'', ''Corriere della Sera'', 13 luglio 2015.</ref>
 
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