Madeleine Delbrêl: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Donluca (discussione | contributi)
Donluca (discussione | contributi)
Riga 20:
*Essere degli isolotti di residenza divina.
*Gli ambienti strettamente umani, che sono gli ambienti senza fede in cui noi viviamo, dovrebbero far nascere in noi una sete inestinguibile di [[soprannaturale]].
*I testimoni sono resi tali da colui che li inabita.
*La solitudine a cui noi cristiani non siamo stati preparati, è quella della nostra condizione di credenti, fra masse nelle quali la nostra fede, di per sè, ci imponeva un deserto.
*Nulla rifiutare ad uno sconosciuto di quanto daremmo ad un fratello secondo la carne.
*Per noi l'[[efficacia]] esiste nel momento in cui applichiamo la legge dell'amore.
*Questa vita ha una grande fortuna: quella di poter accettare il messaggio evangelico di umiltà , di nascondimento, di annullamento, in tutta la sua abissale profondità.
*Sapere che un attimo di vita carico di fede, anche se privo di ogni azione, di ogni espressione visibile, possiede una forza di valorizzazione, una potenza vitale che tutte le nostre povere azioni umane non potrebbero sostituire.
*Se il mondo non ci servisse per risalire verso il cielo o a tuffarci nella misericordia, vorrebbe dire che non saremo capaci di valerci di quella sorta di Sacramento che esso contiene.
*Votarsi all'insicurezza dell'essenziale.
 
{{NDR|Madeleine Delbrêl, ''omunità secondo il Vangelo'', Gribaudi Editore, Milano, 1996}}