Diego Armando Maradona: differenze tra le versioni

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*Che Maradona fosse un genio, nessun dubbio è possibile. E che i geni siano un tantino squinternati di cerebro è risaputo e ammesso da sempre. [...] Maradona, come lei sa, ridava dignità inventiva e gestuale anche alle mani posteriori, divenute volgarissimi piedi da qualche milione di anni.
*Maradona, come tutti puro isso, cura lo suo particulare: ma questo non toglie che, eccellendo di per sé, egli esalti anche la squadra di cui è per solito gran parte. In effetti, Maradona è un carico da undici rinforzato: nessuno scopre nulla affermandolo. È un genio della pelota, dell'invenzione prestipedatoria, dell'esecuzione tecnica cum phantasia. A ragion veduta la squadra deve giocare per lui come lui gioca per la squadra. Ma è chiaro che non può sognarsi, lui solo, di imporsi ad undici avversari degni di questo nome. Il calcio è gioco collettivo per eccellenza: chi si illude di poter reggere solo soletto agli avversari tutti è un povero nesci, un megalomane, un solipsista insopportabile. Si capisce, Maradona è anche Primadonna: non è mai accaduto che un artista, quale che fosse il di lui o di lei sesso, non indulgesse anche alla fisime o comunque agli atteggiamenti tipici della primadonna.
*Maradona è la bestia iperbolica, nel senso infernale, anzi mitologico di Cerbero: se fai tanto di rispettarlo secondo lealtà sportiva, lui ti pianta le zanne nel coppino e ti stacca la testa facendola cadere al suolo come un frutto dal picciolo ormai fradicio. È capace di invenzioni che forse la misura proibiva a [[Pelé|Pelè]], morfologicamente irregolare nei soli piedi piatti, peraltro funzionali nella bisogna pedatoria. Maradona è uno sgorbio divino, magico, perverso: un jongleur di puri calli che fiammeggiano feroce poesia e stupore (è dei poeti il fin la meraviglia). Talora uno dei suoi piedi serve fulmineamente l'altro per una sorta di paradossale ispirazione atta a sorprendere: ma quando vuole, questo leggendario scorfano batte il lancio lungo che arriva, illumina, ispira: capisci allora che i ghiribizzi in loco erano puro divertissement: esibizione per i semplici: se il momento tecnico-tattico lo esige, in quelle tozze gambe animate dal diavolo entra solenne il prof. Euclide. E il calcio si eleva di tre spanne agli occhi di coloro che, sapendolo vedere, lo prediligono su tutti i giochi della terra.
 
==Note==