Marcello Veneziani: differenze tra le versioni
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*Nel brutto dicembre rincuora coltivare dentro di sé un magnifico giugno. (da [http://www.ilgiornale.it/interni/salviamo_litalia_follia_sfascista/05-12-2010/articolo-id=491475-page=1-comments=1 ''Salviamo l'Italia dalla follia sfascista''], ''il Giornale.it'', 5 dicembre 2010)
*Nell'Asor {{NDR|Alberto Asor Rosa}} si contempla il fallimento della sinistra pratica e politica, quella di lotta e di governo, ridicola nel suo massimalismo ma anche patetica nel suo decisionismo, finta sinistra che finge di far la destra, dunque doppiamente finta. (da ''Libero'', 1° settembre 2007)
*[...] nella prima frattura tra [[Benedetto Croce|Croce]] e Gentile è Croce il più vicino al fascismo originario. È Croce a immettere nella cultura italiana Georges Sorel che è uno dei primi riferimenti culturali del fascismo, è Croce che parla, sia pure in una dimensione critica, di Stato etico; è Croce che persino incoraggia il fascismo e lo paragona alle orde sanfediste del cardinale Ruffo, ritenendo che il fascismo abbia la funzione di spazzare il campo dal bolscevismo e dalla crisi spirituale e di rimettere in piedi l’autorevole Stato italiano. Ricordo infine che è Croce a suggerire Gentile come ministro della pubblica istruzione per realizzare quel progetto di riforma della scuola che lui, da ministro, aveva avviato in epoca giolittiana. In questa visione, il fascismo ha per Croce una funzione
*{{NDR|Parlando di una bambina che vuole chiamarsi "Silvia Berlusconi" e dei suoi genitori.}} Non c'è discorso con i grandi che non porti a Berlusconi. Quando suo fratellino Andrea Riccardo ha chiesto ai genitori: "Ma perché Dio esiste?" lei ha subito chiesto: "Mamma, perché esiste Silvio Berlusconi?", cogliendo il nesso tra le due domande. (da ''Libero'', 16 maggio 2008)
*Non so quanti ricorderanno oggi, a 40 anni dalla sua morte, un aspetto essenziale per capire [[Dino Buzzati]], l’uomo e l’opera:la sua indole di conservatore all’antica, apolitico, pessimista e anche reazionario, come egli stesso ammise, ma reazionario in forma privata, precisò, «attaccato alle vecchie cose, alla tradizione, piuttosto che alle cose di domani». (da [http://www.ilgiornale.it/news/buzzati-conservatore-e-i-tartari.html ''Buzzati il conservatore e i Tartari''], ''il Giornale.it'', 28 gennaio 2012.)
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