Aldo Palazzeschi: differenze tra le versioni

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*Le bellezze naturali mi incantano, ma la [[bellezza]] creata dall'uomo mi esalta, ragione per cui adesso io amo tanto [[Venezia]], perché lì è soltanto l'uomo che opera, è soltanto l'uomo che ha agito, che ha creato e da una pozzanghera ha tirato fuori questo grande miracolo.<ref>Dall'intervista televisiva di Carlo Mazzarella, ''Incontro con Aldo Palazzeschi'', 2 marzo 1965.</ref>
*O seimila spettatori che accorreste al Teatro Verdi, voi che avete sentito il gusto, l'ebbrezza di un istante divinamente folle di ribellione... Noi lirici e teorici lanciamo le nostre grida alte. Voi non ci domandate che l'occasione di farcene udire l'eco dentro voi stessi.<ref>Da ''Lacerba, Volumi 1-3'', Mazzotta, Milano, 1913, p. 290.</ref>
*{{NDR|Su ''Sorelle Materassi''}} Per la schiettezza nostrale dell'ispirazione, aggiungerò un documento infallibile: questo lavoro è stato citato all'ordine del giorno di Strapaese.<ref>Da un'intervista alla ''Gazzetta del Popolo'', 1934; citato in [[Giacinto Spagnoletti]], ''Palazzeschi'', Longanesi & C., Milano 1971, p. 234.</ref>
*[[Realismo]] e surrealismo, hanno dichiarato credendo di muovermi un rimprovero. Ma la nostra vita non è proprio così? Realismo e surrealismo. Poveri coloro che hanno soltanto del realismo nella loro esistenza. E surrealista io lo fui fin dal mio primo vagito.<ref>Dall'intervista di Mario Picchi, ''Sono nato poeta muoio prosatore'', in ''La Fiera Letteraria'', IV, 46, 13 novembre 1949, pp. 1-2.</ref>
*Vivo la situazione [[spiritualità|spirituale]] degli uomini del nostro tempo. Non sono [[Cristianesimo|cristiano]] alla cieca, come forse lo si era un secolo fa. Ma le dirò che è la guerra che riattizza il cristianesimo. Ho scritto ''Due imperi... mancati'' nel 1920 e ''Tre imperi... mancati'' nel 1945. Sono libri che non amo e non vorrei averli scritti, soprattutto il secondo. Comunque in essi c'è un fondo cristiano: la guerra riavvicina a Dio.<ref>Dall'intervista di Ennio Cavalli, ''Palazzeschi vuol divertirsi'', in ''La Fiera Letteraria'', XLVIII, 40, 1 ottobre 1972, pp. 10-11.</ref>