Géza Gárdonyi: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Il [[giglio]]}} [...] Di giorno non si sente il suo profumo, pare che nasconda ogni tesoro in sé. Bisogna avvicinarsi ad esso, curvarsi sopra il suo calice bianco per ricevere qualcosa dal suo respiro. Di notte, nel buio, soltanto questo fiore è sveglio nel gran silenzio delle stelle. Il suo biancore risplende nel buio e riempie il giardino d'un dolce profumo. <br/> Perché cerca di nascondersi durante il giorno? Perché emana il suo profumo soltanto di notte? Perché è più bianco? Perché è più profumato di altri fiori? ('''Jancsi''', ''Parte terza'', p. 371)
 
===[[Explicit]]===
Jancsi le s'accostò e le pose sul petto il mazzo de' gigli. <br/> Li avevo fatti crescere per te. Sono tuoi, giglio di Dio! <br/>E nel chinarsi le sue labbra sfiorarono leggermente le piccole labbra della morta. <br/>Quando uscì di chiesa, a passi lenti, si premette le palme contro le tempie, poi, sospirando profondamente, si appoggiò al muro. Gli occhi gli si empirono di lacrime.....ed egli le lasciò scendere, piano, sul volto.