Enrico Mattei: differenze tra le versioni

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*Forse perché avevo vissuto il clima dell'ENI, prima e dopo la morte di Mattei, ero anch'io in fondo convinto che quell'aereo fosse caduto per cause accidentali. Con tale spirito mi sono accinto a scrivere questo libro, convinto perciò che non dovesse contenere proprio questo capitolo conclusivo. I documenti e le testimonianze che ho raccolto mi hanno tuttavia fatto mutare parere. ([[Nico Perrone]])
*Noi italiani, che nel miracolo economico eravamo dentro fino al collo, non parlavamo d'altro; con perplessità, orgoglio, scetticismo, ma soprattutto con speranza, gli uomini della strada; con «moderata» fiducia, gli uomini politici al potere; con cognizione di causa e assoluto ermetismo, gli economisti; con astioso sarcasmo, gli uomini politici all'opposizione; con slancio, ottimismo ed entusiasmo, l'uomo del giorno che era Enrico Mattei, presidente dell'ENI. ([[Alfredo Pigna]])
*Per certi aspetti effettivo protagonista della "«modernizzazione italiana"», il fondatore dell'Ente Nazionale Idrocarburi, lo stratega di una politica energetica italiana (ma anche l'ispiratore di una politica estera e condizionatore della politica tout court) aveva di mira l'autonomia, la lotta alle grandi compagnie petrolifere (le famose "«Sette sorelle"»), i costosi accordi terzomondisti con i paesiPaesi produttori, la collaborazione con l'URSSUrss nel bel mezzo della guerra fredda. [..Piccolo industriale, rappresentante dei partigiani cattolici, nel ' 45 sfila a Milano accanto a Cadorna, Parri e Longo.] Quasi per caso commissario dell'AGIPAgip, che dovrebbe liquidare come carrozzone autarchico, deputato DCdc anticomunista, mescola una visione da "«posto al sole"» con gli impulsi sociali, antiliberali e statalisti dei "«professorini"» (da Dossetti a [[Giorgio La Pira|La Pira]], ma soprattutto a [[Amintore Fanfani|Fanfani]], già sostenitore dell'economia corporativa). ([[Mario Talamona]])
*Un comunista ''naturaliter''. ([[Gian Carlo Pajetta]])