Jean de La Fontaine: differenze tra le versioni

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*''In tutti i casi tuoi | sempre alla [[scopo|fine]] di guardar procura''. (da ''[[s:Favole (La Fontaine)/Libro terzo/V - La Volpe e il Becco|La Volpe e il Becco]]'', III, V)
:''En toute chose il faut considérer la fin''.
*''[...] [[Gotta]], | che meglio non viveva alla campagna. | Anzi peggio vivea, ché il suo padrone | seco la porta al bosco, ai solchi, al campo. | Tagliar, spaccar, zappare, non c'è scampo | di riposare e dice un zibaldone | che Gotta scossa è assai presto rimossa.'' (da ''[[s:Favole (La Fontaine)/Libro terzo/VIII - La Gotta e il Ragno|La Gotta e il Ragno]]'', III, 8VIII)
*''[...] la Gotta pacifica si adagia | sul corpo ad un prelato eminentissimo | come se fosse un letto di bambagia. | In quanto a cataplasmi di speziali, | si sa che son dagli uomini inventati | per trarre in peggio i mali.'' (da ''[[s:Favole (La Fontaine)/Libro terzo/VIII - La Gotta e il Ragno|La Gotta e il Ragno]]'', III, 8VIII)
*''Se una [[donna]] cercasse d'affogare, | io disapprovo sempre quella gente | che dice: "Lascia fare, | le donne sono meno che niente". | Questo dispregio per il debol sesso | dirò, se mi è permesso, | un sentimento cinico mi pare, | ché a queste donne tanto disprezzate | le gioie noi dobbiam più delicate.'' (da ''[[s:Favole (La Fontaine)/Libro terzo/XVI - La Donna annegata|La Donna annegata]]'', III, XVI)
*''Se penetrar le [[donnola|Donnole]] | potesser nelle strette | casupole dei Topi, | vedreste quelle bestie in men d'un'ora | fare di lor polpette, | tanto è l'odio che sempre le divora.'' (da ''[[s:Favole (La Fontaine)/Libro quarto/VI - Battaglia di Topi e di Donnole|Battaglia di Topi e di Donnole]]'', IV, VI)
*''Petit poisson deviendra grand, | Pourvu que Dieu lui prête vie''.
:''Un pesciolin diventa un pesciatello, | e poi, la Dio mercé, se mangia e cresce, | è ver, diventa un pesce''. (da ''[[s:Favole (La Fontaine)/Libro quinto/III - Il Pesciolino e il Pescatore|Il Pesciolino e il Pescatore]]'', V, III)
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*Ventre affamato non ha orecchie.
:''Ventre affamé n'a point d'oreilles.'' (da ''Il nibbio e l'usignolo'')
*[...] [[Gotta]], | che meglio non viveva alla campagna. | Anzi peggio vivea, ché il suo padrone | seco la porta al bosco, ai solchi, al campo. | Tagliar, spaccar, zappare, non c'è scampo | di riposare e dice un zibaldone | che Gotta scossa è assai presto rimossa. (da ''La Gotta e il Ragno'', III, 8)
*[...] la Gotta pacifica si adagia | sul corpo ad un prelato eminentissimo | come se fosse un letto di bambagia. | In quanto a cataplasmi di speziali, | si sa che son dagli uomini inventati | per trarre in peggio i mali. (da ''La Gotta e il Ragno'', III, 8)
 
== Citazioni su La Fontaine ==