Jennifer Lynch: differenze tra le versioni

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*Sai, penso che fra tutti gli uomini che conosco a questo mondo, il dottor Hayward è il più affettuoso con me. È altruista, buono e mi rivolge sempre un sorriso affettuoso o di perdono... o di un qualcosa che in qualche modo colma sempre perfettamente il vuoto che sento dentro di me. Tredici anni fa mi ha fatta venire al mondo e mi ha stretta fra le braccia per un momento. Nelle mie fantasticherie immagino che quello sia stato uno dei momenti più caldi della mia vita. Gli voglio bene perché ha tenuto in braccio quella bambina spaventata, nuova all'aria e alla luce, e senza una parola mi ha fatto capire che mi avrebbe consolata ancora se ne avessi avuto bisogno. <br /> Mi fa venire in mente qualcuno che non mi dispiacerebbe vedere tutti i giorni della mia vita. La dolcezza di un nonno nella mano soccorrevole di un padre. (p. 28)
*Jupiter è l'altra notizia. Di solito usciva a giocare dietro la casa che non è recintata ma non si allontanava mai. Era troppo furbo per lasciare una famiglia che gli voleva bene e che gli dava da mangiare tante cose buone. [...] Mi amava sempre e non badava al mio aspetto e non si chiedeva se quel giorno mi ero comportata bene o male. [...] Mamma ha sentito il rumore e mi ha detto di restare in casa mentre andava a vedere cos'era successo. Ma a volte io e mamma abbiamo gli stessi pensieri e gli stessi presentimenti, e sapeva che non sarei rimasta nella mia camera perché ''sapevo''. Non l'ho ascoltata e sono uscita; l'ho visto mentre respirava ancora e sanguinava dagli occhi e dalla pancia. <br /> Non riesco a credere che qualcuno possa investire così un gatto in pieno giorno senza dire niente a nessuno. Non ha ritenuto opportuno fermarsi e venire in casa a riferire che cos'era successo. Mamma ha sentito il rumore delle gomme, e papà dice che gli dispiace di non essere stato a casa perché avrebbe capito dal rumore che macchina era. Ne dubito, però è un pensiero gentile. <br /> Adesso è sepolto là fuori. Se n'è andato un buon amico, mentre voglio tanto bene ai pochi che ho. Vorrei che fosse morto qualcun altro al posto di Jupiter. (p. 30)
*[La Signora del Ceppo] Ha detto che a volte il bosco è un posto per imparare le cose e per imparare a conoscere se stessi. Altre volte il bosco è un posto fatto per altri esseri e non per noi. Ha detto che a volte la gente va a campeggiare e impara cose che non dovrebbe. ''Qualche volta i bambini sono prede''... Mi pare che abbia detto così. E poi che altro? Mi sono sforzata di ricordare. Oh. Mi ha detto che osservava tutto e che un giorno la gente scoprirà che lei vede le cose e le ricorda. <br /> Ha detto che è importante ricordare le cose che si vedono e si sentono. A volte i [[gufo|gufi]] sono grossi. Ecco! Ecco, questo l'avevo dimenticato. ''A volte i gufi sono grossi''. (p. 46)
*''Credo che il mondo | dovrebbe addentrarsi nel bosco | ascoltare con attenzione | le voci delle [[foglia|foglie]]. | Vedere i dettagli, le minuscole mappe | dei passi e a volte le macchie, | dovrebbe vedere che le foglie | hanno forma di lacrime.'' (p. 48)
*Non avrei più lasciato che quell'uomo mi facesse soffrire e mi ossessionasse, un uomo che conosco solo di nome. Non so dove vive e da dove viene. Ma lo farò tornare. Giocare alla tortura non è divertente se la vittima dice «ancora, ancora». (p. 65)