Saʿdi: differenze tra le versioni

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'''Saadi''' (1184 – 1291), nome completo '''Abu Muhammad Muslih ibn ˁAbd Allāh''' (in persiano ابو محمد مُصلِح بن عَبدُالله), noto come Saˁdi di Shirāz, o Shirāzi (in persiano ﺳﻌﺪﻱ ﺷﻴﺮﺍﺯﻱ), poeta e mistico persiano.
 
==Citazioni di Saˁdi==
*Essi interrogarono un saggio dicendogli: "Delle molte celebri piante che l'Altissimo Iddio ha creato ombrose e rigogliose, nessuna è chiamata ''azad'', o libera, eccetto il [[cipresso]], che non porta frutti; che mistero è questo?". Rispose: "Ognuno ha i suoi frutti alla propria stagione, durante la quale è fresco e fiorito, e nella cui assenza è sterile e secco; il cipresso non è soggetto a queste condizioni, essendo sempre in fiore; e di questa natura sono pure gli ''azad'' o religiosi indipendenti. Non legare il tuo cuore a ciò che è passeggero, poiché il Dijalah (il Tigri) continuerà a scorrere attraverso Bagdad anche dopo che la razza dei califfi sarà estinta; se la tua mano è calma, sii munifico come l'[[palma da datteri|albero di datteri]]; ma se non hai nulla in più da dar via, sii un ''azad'', o uomo libero, come il cipresso".<ref>Da ''Il roseto''; citato in [[Henry David Thoreau]], ''Walden o Vita nei boschi'', traduzione di Piero Sanavio, La Biblioteca ideale Tascabile, Milano, 1995, cap. I, p. 83. ISBN 88-8111-102-0</ref>
*Per quanto umiliato sia il tuo [[nemico]], sappi che esso è sempre da temere.<ref>Da ''Il roseto''; citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Ettore Barelli e Sergio Pennacchietti, BUR, 2013, § 105. ISBN 978-88-58-65464-4</ref>
*Se il [[tuffatore]] pensasse sempre allo [[squalo]], non metterebbe mai le mani sulla [[perla]].<ref>Citato in [[Anthony Clifford Grayling]], ''Il significato delle cose'', Il Sole 24 Ore, Trento, 2007, p. 32.</ref>