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===Citazioni===
*Gesù è una personalità sorprendente, anzi possiamo dire unica [perché è] sfuggito al condizionamento della sua cultura, ha distrutto alle radici le strutture portanti della cultura ebraica e, andando al di là della cultura ebraica, ha distrutto le strutture fondamentali su cui si regge il sistema del sacro in tutte le culture. (pagp. 23)
 
*[Gesù ha rotto] in forma esplicita e traumatica la tradizione culturale [ebraica] e non lo ha fatto sostituendo i vecchi modelli con dei nuovi, ma ha affermato semplicemente, lasciandoli cadere, che essi erano inutili. Rimane chiaro, dalla lettura dei Vangeli, un dato di fatto: le "rotture" più radicali e più profonde che Gesù ha provocato con la storia e la cultura dell'Antico Testamento, non sono state capite neanche dagli [[apostolo|apostoli]]. (pagp. 24)
 
*[Si sono sempre interpretati i passi dell'Antico Testamento relativi al legame matrimoniale con Dio, l'allontanamento e l'adulterio nei suoi confronti, come una metafora] Ma di ben altro che di una metafora si tratta. L'immagine matrimoniale è primaria nella fondazione culturale ebraica in quanto identifica la posizione degli uomini davanti a Dio come donne. E se gli ebrei sono la sposa di Dio, ovviamente Dio è l'unico maschio. (pagg. 27-28)
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*[Gesù fa cadere il [[tabù]] che riguardava la donna ebraica, ma] non parla mai volontariamente della sessualità, né del matrimonio; questo avviene soltanto quando gli astanti gli pongono problemi espliciti e anche in questo caso il più delle volte le sue risposte sono evasive, quasi impazienti.
 
*[La verginità maschile] diventerà in seguito uno dei cardini di costruzione di un cristianesimo che, ben diversamente da quanto aveva proposto Gesù, mette a fondamento della nuova società proprio modi precisi per l'uso del sesso e addirittura l'astinenza dal sesso stesso. (pagp. 33)
 
*[…] l'esclusione della sessualità come valore positivo è soprattutto dovuta alla predicazione di Paolo [che] era imbevuto di cultura ellenistica e di forme di pensiero astratto molto maturo. (pagp. 37)
 
*Dopo la morte di Gesù […] si è posto in modo drammatico per [gli Apostoli] il problema di come costruire una organizzazione, una Chiesa, della quale Gesù non aveva minimamente parlato. Lo smarrimento derivato dall'incapacità di continuare con la rottura verso la cultura ebraica [ha indotto gli Apostoli alla] ristrutturazione delle classiche strade del sacro, compiendo il tradimento totale del messaggio di Cristo: la normalità di una "religione" si è ricodificata. (pagg. 37-38)
 
*Il canto gregoriano, ma con esso tutta la ritmicità della [[musica]] medioevale, rispecchia una concezione ciclica (quindi liturgica) del [[tempo]], che ondeggia e oscilla senza parametri formali rigidi di durata perché ritorna sempre su se stesso. Nella sua struttura tematica è implicita la certezza della risposta a qualsiasi domanda. Ogni rituale, infatti, come ogni [[preghiera]], non pone mai delle vere domande, non arriva mai al dubbio, perché l'interlocutore cui si rivolge è [[Dio]]. Il gregoriano, per ciò, può permettersi di "spaziare" in durate indefinite perché è sostenuto dalla "sicurezza" della risposta divina. II tempo è dato. (pagp. 43)
 
*La genialità di Bach consiste nell'aver trovato un sistema logico necessitante per sostenere la struttura inutilmente ripetitiva del tempo ciclico, non più "data" quindi, come ovvia e giusta. La ripetizione diventa un susseguirsi continuo di domande-risposte, uno sforzo immane dell'intelligenza dell'uomo per riempire di un contenuto autosufficiente, ossia di un contenuto implicato nel proprio sistema, la forma del tempo assoluto, senza subordinare la ragione alla certezza di un tempo già "dato". Il contrappunto di Bach, non ha bisogno di Dio per esistere. (pagp. 44)
 
*Con l'Illuminismo l'uomo pone ormai domande che non hanno sicurezza di risposta: la ricerca diventa la condizione stessa dell'essere uomo. È la forma moderna della logica scientifica: il tempo della [[scienza]], quindi, coincide con quella che possiamo chia mare la "struttura interrogativa" della musica; con un tempo musicale che da [[Debussy]] a Schö nberg a Berg fino a Bussotti, si allontana sem pre più dal concetto di durata, di inizio e fine, e cerca "continuità" nello "spazio", passando dalla dissolvenza del suono alla dissolvenza della tonalità. Nello stesso anno, infatti, in cui [[Albert Einstein|Einstein]] pubblica la "Memoria sulla relatività" – il 1905– viene eseguito per la prima volta, e accolto con fischi, il poema sinfonico "Pelleas und Melisande" di Schö nberg, che segna una tappa fondamentale nella ricerca di una musica "spaziale". (pagp. 44)
 
*[...] nel cristianesimo le donne, da una parte recuperano la loro identità in quanto il posto femminile viene lasciato libero (e si ha di conseguenza il battesimo anche per esse, ossia la loro iniziazione, cosa che non sussiste in nessuna cultura), ma dall'altra si finisce col non sapere più neanche quale sia la loro valenza, il loro significato. Decade infatti la necessità dell'opposizione, quell'opposizione che si rivela nelle strutture della parentela. (pagp. 48)
 
*Appare chiara così la caratteristica essenziale dell'ebraismo e del cristianesimo: l'aver messo in luce, con l'assolutezza dei suoi significati, la fondazione sessuale maschile della cultura, proiettando su Dio l'opposizione mascolinità-femminilità, potenza e impotenza, continuamente alla ricerca di una vittima come strumento di mediazione. (pagg. 49-50)
 
*La sessualità rimane per sempre al centro delle preoccupazioni dei cristiani. (pagp. 50)
 
*Se il fondamento della costruzione culturale è il rapporto dell'uomo-maschio con la morte, con la vita dopo la morte, con l'aldilà, l'unico soggetto creatore e agente nella società è il maschio e gli scopi ultimi della sua azione sono appunto quelli di assicurarsi la vita dopo la morte, l'eternità. La donna è assunta a strumento, segno e simbolo del rapporto dell'uomo con la morte e con la vita dopo la morte. (pagg. 90-91)
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