Paul Claudel: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Paul Claudel==
*Chi cerca di realizzare il [[paradiso]] in terra, sta in effetti preparando per gli altri un molto rispettabile inferno.<ref>Citato in Fernando Palazzi,&#32;''[http://books.google.it/books?id=DQWLSgldYUYC&pg=PA99&lpg=PA99 Dizionario degli aneddoti]'', I Nani, Baldini Castoldi Dalai, 2000, pag. 99.&#32;ISBN 8880896016, ISBN 9788880896012</ref>
*Il [[tempo]] è il mezzo per essere che viene offerto a tutto ciò che sarà affinché non sia più.<ref>Da ''Arte poetica'', p. 57.</ref>
*La [[liturgia]] e l'assidua frequentazione alle celebrazioni della Chiesa ti insegneranno più dei libri. Immergiti in questo immenso bagno di gloria, di certezza, di poesia.<ref>Da una lettera a [[Jacques Rivière]]; citato in [[Gianfranco Ravasi]], ''L'incontro: ritrovarsi nella preghiera'', Oscar Mondadori, Milano, 2014, ppp. 3438-39. ISBN 978-88-04-63591-8</ref>
*La [[poesia]] non è fatta di queste lettere che pianto come chiodi, ma del bianco che resta sulla carta.
:''Le poème n'est point fait de ces lettres que je plante comme des clous, mais du blanc qui reste sur le papier.''<ref>Da ''Cinq grandes odes''.</ref>
*{{NDR|[[Arthur Rimbaud]]}} Mistico allo stato selvaggio.<ref>Citato in [[Henri Daniel-Rops]], ''Rimbaud'', traduzione di G.L. Pizzolari, Morcelliana, Brescia, 1947, p. 19.</ref>
*Non è mostruoso, dal punto di vista semplicemente culturale, che la [[Bibbia]] non occupi un posto nella nostra educazione universitaria, quando consumiamo i nostri ragazzi sulle insulsaggini di [[Orazio Flacco]]?<ref>Citato in ''Poesia'', Annoanno XII, marzo 1999 n. 126, Crocetti Editore.</ref>
*Non so che cosa voi chiamiate una [[società]] perfetta. Ma non v'è società vivente fuori di quella che è animata dall'ineguaglianza e dall'ingiustizia.<ref>Citato in ''Focus'', n. 81, p. 144.</ref>
 
==''L'annunzio a Maria''==
===[[Incipit]]===
La rimessa di Combernon, vasto portico dai pilastri quadri a cui s'appoggiano travature a ogiva. Mucchi di paglia nell'ala destra; il resto vuoto; fili di paglia per [[terra]]; il suolo di terra battuta. Nella parete di fondo, inquadrata dal muro massiccio, un'ampia porta a due imposte, con un complesso congegno di sbarre e chiavistelli. Sulle imposte sono dipinti in modo primitivo le effigi di san Pietro e di san Paolo, l'uno con le chiavi, l'altro con la spada. Un grosso cero giallo fissato a un pilastro con un anello rischiara le immagini.<br>Il dramma si svolge alla [[fine]] di un Medioevo convenzionale: così come i [[Poeta|poeti]] del Medioevo potevano figurarsi l'Antichità.<br>Fine della [[notte]] e prime ore del [[mattino]]. [...]<br>'''Violaine''': (tende ridendo verso il cavaliere le [[Mano|mani]], con gli indici incrociati)<br> Ferma, ferma, signor cavaliere! Giù di sella!<br>'''Pietro di Craon''': Violaine!<br>(Balza a terra)<br>'''Violaine''': Ma bene, maestro Pietro! Così si lascia la [[casa]], come un ladro, senza salutare garbatamente le signore?<br>'''Pietro di Craon''': Violaine, rientrate! È ancora notte; siamo soli qui. E non son [[uomo]] io, voi lo sapete, da fidarsene troppo.
 
===Citazioni===
*'''Violaine''': (tende ridendo verso il cavaliere le mani, con gli indici incrociati)<br> Ferma, ferma, signor cavaliere! Giù di sella!<br>'''Pietro di Craon''': Violaine!<br>(Balza a terra)<br>'''Violaine''': Ma bene, maestro Pietro! Così si lascia la casa, come un ladro, senza salutare garbatamente le signore?<br>'''Pietro di Craon''': Violaine, rientrate! È ancora notte; siamo soli qui. E non son uomo io, voi lo sapete, da fidarsene troppo.
*Sii [[Benedizioni dai libri|benedetta]] nel tuo casto cuore! [[cuoreSantità]]! Santità non è farsi lapidare in terra di Paganìa o baciare un lebbroso sulla bocca, ma fare la [[volontà]] di [[Dio]], con prontezza, si tratti di restare al nostro posto, o di salire più alto. (Pietro di Craon, p. 26)
*Chi se n'è andato non ritornerà, e ciò che una volta è stato donato non può essere ripreso. (Anna Vercors, pag. 168)
*Chi se n'è andato non ritornerà, e ciò che una volta è stato donato non può essere ripreso. (Anna Vercors, p. 168)
*La mia piccola Violaine è stata più saggia. Forse che il fine della vita è vivere? forse che i figli di Dio resteranno con fermi piedi su questa miserabile terra? Non vivere, ma morire, e non digrossar la croce ma salirvi, e dare in letizia ciò che abbiamo. Qui sta la gioia, la libertà, la grazia, la giovniezza eterna! (Anna Vercors, pagp. 169)
*Che vale il mondo rispetto alla vita? E che vale la vita se non per essere data? E perché tormentarsi quando è così semplice obbedire? (Anna Vercors, pagp. 170)
{{NDR|Paul Claudel, ''L'annunzio a Maria'' (''L'annonce faite à Marie''), traduzione di Francesco Casnati, Vita e Pensiero, [[Milano]], 1989.}}
 
==''Arte poetica''==
===Citazioni===
*Il tempo è il mezzo per essere che viene offerto a tutto ciò che sarà affinché non sia più. (Arte poetica, p. 57)
 
==Note==