Dinosauro: differenze tra le versioni

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===[[Gregory Scott Paul]]===
*Ahimè, i produttori dei prodotti commerciali dei dinosauri continuano a rigurgitare materiali di bassa qualità che sono o obsoleti o inappropriatamente derivativi. I documentari e i libri sui dinosauri sono diventati così numerosi che non hanno più fascino e non provo più nemmeno ad aggiornarmi. Ci sono anche dei seri problemi con la qualità e l'affidabilità, che spesso non soddisfano le aspettative degli scienziati. Ecco un esempio; ho quasi sferrato un calcio allo schermo della tv quando un documentario ha affermato che il cervello di ''[[Tirannosauro|Tyrannosaurus]]'' fosse grande quanto quello di un gorilla, nonostante il suo quoziente intellettivo fosse di poco superiore rispetto a quello di un [[coccodrillo]]. E perché i teropodi<ref name=paul2009>Un gruppo di dinosauri comprendenti principalmente forme bipedi e carnivore.</ref> vengono spesso raffigurati immobili, pronti a sfidare le proprie prede prima di attaccarle, quando il vero scopo dei predatori è quello di colpire e sopraffare le proprie vittime prima che esse si accorgano di quello che sta accadendo? Questi standard bassi non mi sorprendono, siccome i media e la stampa spesso promuovono la credenza nel paranormale. Ma questi sono cavilli. La scienza dei dinosauri è quasi completamente cambiata nel mezzo secolo in cui sono stato cosciente. Vecchie star come ''Allosaurus'' e il sempre bizzarro ''Stegosaurus'' hanno ancora il loro fascino, ma ora sappiamo dell'esistenza dei sauropodi corazzati, dei terizinosauri panciuti e dei dromaeosauri dalle ali multiple simili a quelle degli [[uccello|uccelli]]. Il modello rettiliano è superato e quello uccello-mammifero è dominante.
*Benché certi dinosauri avrebbero trascorso del tempo mangiando nell'acqua come fanno gli alci o i gatti viverrini, al massimo, pochi sono diventati veramente acquatici nello stesso modo degli ippopotami, tanto meno marini com'è nel caso delle foche e le balene. Gli unici dinosauri fortemente acquatici sono certi uccelli. Perciò, la solita dichiarazione che ci fossero dinosauri marini è scorretta - queste creature dei mari mesozoici erano varie forme di rettili che si evolsero nei millenni.
*La [[tigre]] siberiana, il predatore terrestre odierno più grande col peso di un terzo di tonnellata (300 chili), non è niente in confronto ai dinosauri carnivori più grandi, che potevano raggiungere da cinque fino a forse venti tonnellate — la grandezza degli elefanti e anche di più. Tuttavia, al contrario degli elefanti, i dinosauri carnivori più grandi correvano probabilmente con una velocità equiparabile a quella dei cavalli e cacciavano erbivori che erano anch'essi grandi come elefanti o persino di più.
*Quali sarebbero i nostri pensieri e i nostri sentimenti riguardo i dinosauri carnivori se fossero vivi al giorno d'oggi? Gli umani hanno da tempo sentito antipatia verso i carnivori, i nostri concorrenti per le proteine scarseggianti. Ma i nostri sentimenti sono leggermente placati dai tratti attraenti che vediamo in loro. Per quanto siano grandi e possenti, i leoni ci rammentano delle bestiole che si raggomitolano sui nostri grembi e che fanno le fusa quando li accarezziamo. Allo stesso modo, i nobili lupi ci rammentano dei nostri compagni canini. I cani e i gatti sono buoni compagni perché sono intelligenti, sensibili alle nostre esigenze e i loro corpi flessibili li rendono piacevoli da toccare e per giocarci. Più importante, sono ammaestrabili. I loro occhi rivolti di fronte ci fanno ricordare noi stessi. Al contrario, neanche i dinosauri carnivori più piccoli presenterebbero un vantaggio di questo tipo. Nessuno di loro era abbastanza intelligente per essere addomesticabile o ammaestrabile e infatti avrebbero rappresentato un pericolo continuo per i loro padroni. I loro corpi rigidi, forse piumati, non sarebbero del tipo che ci piacerebbe avere ai piedi in letto. I giganti dai tratti rettiliani, i grandi carnivori, sarebbero stati veramente orribili e terrificanti. Avremmo ammirato la loro grandezza e la loro potenza, nello stesso modo in cui molti s'interessano alle macchine da guerra, ma non ci piacerebbero. Le loro immagini nella letteratura e nella musica sarebbero demoniache e potenti — mostri da temere e distruggere ma, allo stesso tempo, d'ammirare.