Marino Moretti: differenze tra le versioni

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*Rammenti la domenica di qualche anno fa quando s'era insieme a Roma, in Piazza San Pietro, e vedemmo apparire il Papa alla finestra? A me fece una grande impressione, specie quando disse una frase molto bella: "la scena fugace del tempo" che non dimenticai e ripetei due o tre anni dopo in una poesia intitolata "La finestra".<ref>Citato in ''Carteggio Moretti-Palazzeschi vol. IV, 1963-1974'', Edizioni di Storia e Letteratura, Roma, 2001, p. 386.</ref>
*''S'alzan gli accenti sonori | delle più gaie canzoni | dai verdi rossi festoni | e dagl'intrepidi cuori. || E s'ode insieme una schiera | di donne cantilenare | nel breve cielo che pare | un cielo di primavera''. (da Sentimento, ''Vendemmia'', Edizioni Sandron)
*Tra le letture di questi giorni (pochine e sbandate) ci sono stati i tre libri di [[Italo Calvino]]; interessante scrittore che scrive nervosamente bene senza far prosa d'arte, comunista ma non arido e senza lo stupido ottimismo dei comunisti. (da ''Marino Moretti-Bonaventura Tecchi. Carteggio 1929-1968'', Edizioni di storia e letteratura, Roma, 2009, p. 125)
*Tu {{NDR|[[Giuseppe Prezzolini|Prezzolini]]}} e [[Giovanni Papini|Papini]] avete insegnato tante cose in mezzo secolo e negli ultimi tempi ancor più che nei primi: tutta Italia dovrebbe esservene grata. (citato in ''Marino Moretti, Giuseppe Prezzolini, Carteggio. 1920-1977'', a cura di Michele Ferrario, Ed. di Storia e Letteratura, 1995)
*Via, non farmi dire che gli [[Uomo (genere)|uomini]] sanno tutto e non sanno niente, mentre le [[donna|donne]] non sanno niente e sanno tutto. (da ''Racconti scelti'', p. 102)