Jack Kerouac: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Giacomanni (discussione | contributi)
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
mNessun oggetto della modifica
Riga 5:
*Dunque, le seghe. Non ha senso per niente (che senso ha?) calarti giù i calzoni per cacare e poi, perché sei troppo pigro per rialzarti, o per fare altre mosse, metterti a mungere la mucca (con pensieri adeguati) e far schizzare il latte alla fine, col suo fremito dolce, all'acuto finale, farlo schizzare in giù, fra le cosce, quando la spinta in quell'attimo è invece all'insù, in avanti, in fuori, nello sforzo per far venire tutto quanto fuori, radunandolo lì da ogni canto dei lombi, e per spingerlo fuori pulsante fremente manichetto... No, con l'affare che starnazza lì sotto... No, a parte che il sedile del cesso impedisce all'uccello la cabrata naturale... al momento supremo ti prende un grande scoramento, perché non lo puoi ficcare dentro, spingerlo oltre, in dentro oltre lo spasimo... ma stai là stupidamente (in posa cacatoria) e lui come un cretino spande il suo succo verso il basso per scrupolo di igiene e di convenienza, miserabile, povero goffo uccello desolato, anzi castrato addirittura, e tu con le gambe imprigionate nei calzoni calati e la camicia fuori penzoloni, alla cacatora... e neanche ti gusti il guizzo finale, che ti svuota, e alla fine che hai fatto? non hai fatto altro che prosciugare i lombi, come ad averci infilato uno strofinaccio per tirarlo fuori intriso, dopo aver ripulito il serbatoio della brama di vivere. (da ''Visioni di Cody'')
*E non sapete che [[Dio]] è [[Winnie the Pooh|Winnie Pooh]]? (da ''Sulla strada'', p. 361)
*Fu da cattolico [...] che un pomeriggio andai nella chiesa della mia infanzia (una delle tante), Santa Giovanna d’Arcod'Arco a Lowell, Mass., e a un tratto, con le lacrime agli occhi, quando udii il sacro silenzio della chiesa (ero solo lì dentro, erano le cinque del pomeriggio; fuori i cani abbaiavano, i bambini strillavano, cadevano le foglie, le candele brillavano debolmente solo per me), ebbi la visione di che cosa avevo voluto dire veramente con la parola “Beat”"Beat", la visione che la parola Beat significava beato. (da ''Scrivere bop. Lezioni di scrittura creativa'', Milano, Mondadori, 1996, p. 68.)
*Nella sua camera, nella febbricitante bianca luce artificiale, nella camera cosparsa di carta e libri, scrive alla sua scrivania, scrive a Peter e a Penn, e la pioggia picchietta sul vetro della finestra, la pioggia imperla il vetro della sua finestra e rotola via dolcemente come lacrime... (da ''La città e la metropoli'')
 
Riga 96:
*Avevo appena superato tutto un anno di [[castità]] basata sulla personale convinzione che la [[lussuria]] è la causa diretta della nascita la quale è la causa diretta del dolore e della morte e veramente senza esagerare ero giunto al punto di considerare la lussuria offensiva e addirittura crudele.<br/>«Le belle ragazze scavano la fossa» era la mia frase ricorrente, tutte le volte che mi toccava mio malgrado di girare la testa per guardare le incomparabili bellezze del Messico indiano. E la mancanza in me di una lussuria attiva mi aveva procurato inoltre una nuova vita serena che mi stavo godendo in pieno.
*Ecco qua io m'ammazzo a guidare quest'arnese avanti e indietro dall'Ohio a Los Angeles e faccio più soldi di quanti tu ne abbia mai visti in tutta la tua vita di vagabondo, però sei tu quello che che si gode la vita e non basta ma lo fai senza lavorare e senza un mucchio di denaro. Adesso chi è il furbo, tu o io?
*[...] è un mondo pieno di nomadi col sacco sulle spalle, Vagabondi del Dharma che si rifiutano di aderire alle generali richieste ch'essi consumino prodotti e perciò siano costretti a lavorare per ottenere il privilegio di consumare tutte quelle schifezze che tanto nemmeno volevano veramente come frigoriferi, apparecchi televisivi, macchine, almeno macchine nuove ultimo modello, certe brillantine per capelli e deodoranti e generale robaccia che una settimana dopo si finisce col vedere nell'immondezza, tutti prigionieri di un sistema di lavora, produci, consuma, lavora, produci, consuma, ho negli occhi la visione di un'immensa rivoluzione di zaini migliaia o addirittura milioni di giovani americani che vanno in giro con uno zaino, che salgono sulle montagne per pregare, fanno ridere i bambini e rendono allegri i vecchi, fanno felici le ragazze e ancor più felici le vecchie, tutti Pazzi Zen che vanno in giro scrivendo poesie che per puro caso spuntano nella loro testa senza una ragione al mondo e inoltre essendo gentili nonché con certi strani imprevedibili gesti continuano a elargire visioni di libertà eterna a ognuno e a tutte le creature viventi...
*Il silenzio è così intenso che riesci a sentire il rombo del tuo sangue nelle orecchie ma molto più forte di questo suono è il rombo misterioso che ho sempre identificato col rombare del diamante della saggezza, il misterioso rombo del silenzio stesso, un grande Sssst che ricorda qualcosa che ci sembra di aver dimenticato nella tensione dei nostri giorni fin dalla nascita.
*"Questo pensare si è interrotto" ma poiché dovevo pensarci, nessun pensiero si era interrotto, poi però mi sentì invadere da un'ondata di felicità quando capii che tutto quel turbamento non era altro che un sogno già concluso. I tetti di Berkley sembravano misera carne viva che offriva un riparo a dolenti fantasmi da q... uell'eternità dei cieli che non osavano affrontare.
Riga 251:
 
==''Un mondo battuto dal vento''==
*Gli insegnamenti di [[Gesù Cristo|Gesù]] sono stati una svolta, un modo per confrontarsi con il terribile enigma della vita umana e confondersi di fronte ad esso. Che cosa miracolosa! Quali pensieri deve aver avuto Gesù prima di “aprire"aprire la sua bocca”bocca" e iniziare il [[Discorso della montagnaMontagna]]. Che pensieri profondi, oscuri e silenziosi! (p. 66)
===Citazioni===
*Oh, venti poderosi, che schiantate i rami novembrini! Il placido sole splendente, non toccato dalle furie della terra, abbandona il mondo all'oscurità, al selvaggio oblio e alla notte, mentre gli uomini tremano nei loro cappotti e si affrettano a tornare a casa. Poi le luci di casa scintillano in quelle profondità desolate. Eppure ci sono le stelle! Alte e luccicanti in un firmamento spirituale. Noi cammineremo fra mulinelli di vento, guardando intensamente attraverso le nostre sembianze terrestri, alla ricerca di un improvviso sorriso di intelligenza umana al di là di queste insondabili bellezze. Ora il ruggito della furia di mezzanotte e lo scricchiolio dei cardini e delle finestre, ora l'inverno, ora la comprensione della terra e della nsotra presenza su di essa: questo dramma di enigmi e di doppi fondi, di sofferenze e di tristi gioie, queste cose umane nell'elementare vastità di un mondo battuto dal vento. (pp. 79-80)
*Gli insegnamenti di [[Gesù Cristo|Gesù]] sono stati una svolta, un modo per confrontarsi con il terribile enigma della vita umana e confondersi di fronte ad esso. Che cosa miracolosa! Quali pensieri deve aver avuto Gesù prima di “aprire la sua bocca” e iniziare il Discorso della montagna. Che pensieri profondi, oscuri e silenziosi! (p. 66)
*Mi stupisco sempre quando mi trovo ad agire come un personaggio di [[Dostoevskij]]. Ricordo di essermi detto: "Non parlare troppo della tua anima con loro". (p. 83)
*Sapete, credo davvero che "dolersi" per se stessi sia una delle cose più sincere che esistano sulla terra, perché non si può negare che uno come me, sano, sexy, anche poetico, criticato, commosso, lacerato dal desiderio e dall'amore verso ogni bella ragazza che vedo, ma incapace di fare l'amore adesso, a causa "del tempo e dei soldi", adesso che sono giovane e le ragazze sfilano indifferenti davanti alla mia finestra... ebbene, dannazione, non si può proprio negare che sia ingiusto! C'è troppa solitudine in questo mondo di struggimenti. (p. 152)