Romain Gary: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m sistemo
Riga 22:
*Quando tutti i valori crollano, godere è la certezza che vi rimane.
*Diffido un po' delle cose "che si aggiustano". A volte si rimediano due sconfitte al posto di una sola.
*Sempre questa misteriosa [[claustrofobia]]. Qualcosa è stato rinchiuso in me per errore, nella mia pelle di uomo.
*Bisogna davvero riuscire a conservare in sé qualche traccia inestirpabile di ciò che si è stati prima di quella grande disfatta che si chiama maturità [...]
*Bisogna trovarsi in uno stato di equilibrio perfetto per non lasciarsi squilibrare dagli squilibri.
*Niente di più aberrante che voler giudicare i secoli passati con gli occhi di oggi.
Riga 51:
*In genere i ciechi sono molto gentili e amabili, a causa di tutto quello che non hanno visto nella vita. (p. 105)
*Non ho l'abitudine d'esser felice e non sapevo nulla degli effetti psichici che una condizione di felicità improvvisa può provocare su soggetti non assuefatti. (p. 130)
*[...] quando uno ha aspettato l'amore tutta la vita non è affatto preparato. (p. 141)
*Non sono il tipo che si suicida, in quanto non ho nessuna pretesa e la morte è già occupatissima altrove. (p. 144)
 
Riga 93:
 
==''Educazione europea''==
*[...] la speranza non (è) che un'astuzia di Dio per incoraggiare gli uomini a sopportare nuove sofferenze. (p. 181)
*Se non esistesse il cuore dell'uomo, non ci sarebbe disperazione sulla terra. (p. 266)
*"L'[[Ucraina]] è il granaio della [[Russia]]", balbetto lo studente. "Le miniere russe, il carbone, il ferro sono sparsi nelle montagne degli [[Urali]], e il petrolio si trova nel [[Caucaso]]. A Dniepropetrovsk si trovano le fabbriche più grandi del mondo... In [[Crimea]] regna sempre la primavera. Il sottosuolo russo nasconde ricchezze incalcolabili.<ref>''Educazione Europea'', Neri Pozza, 4 ed., dicembre 2012, pag. 203. Edizione originale ''Education Europeenne'', Gallimard, 1956.</ref><ref>Frasi pronunciate dal personaggio Karminkel.</ref>
Riga 99:
 
==''La promessa dell'alba''==
*[...] ho imparato col tempo che l'abisso non ha fondo e che ognuno di noi può battere dei record di profondità senza esaurire mai le possibilità di quella interessante istituzione. (p. 45)
*[...] attraverso lo scacco supremo che è l'arte, l'uomo, eterno ingannatore di se stesso, cerca di contrabbandare come una risposta ciò che è destinato invece a restare un tragico interrogativo. (pp. 114, 115)
*[...] la parola "ateo" mi è insopportabile; la trovo sciocca, misera, risente della cattiva polvere dei secoli, fa un gioco scontato e limitato di un certo modo borghese e reazionario che non riesco a definire, ma che mi fa uscire dai gangheri, come tutto ciò che è soddisfatto di sé e pretende con sufficienza di essere interamente libero e informato. (p. 208)
*È difficile, quando si sente il [[coltello]] alla gola, cantare intonato. (p. 239)
*Mi sembrò di morire per la vergogna. Inutile dire che a quei tempi mi facevo molte illusioni, perché se fosse stato possibile morire per la vergogna, ormai da lungo tempo l'umanità non esisterebbe più. (p. 260)
*Il più grande sforzo della mia vita è quello di riuscire a disperarmi veramente. Niente da fare. Resta sempre in me qualcosa che continua a sorridere. (p. 266)
*[...] la "saggezza", questa camomilla avvelenata che l'abitudine di vivere versa lentamente nel nostro gargarozzo, col suo gusto dolciastro d'umiltà, di rinuncia e di accettazione. (p. 287)
*Per affrontare la vita ho avuto sempre bisogno di una donna allo stesso tempo vulnerabile e devota, un po' sottomessa e riconoscente, che mi dia la sensazione di dare mentre prendo, di aiutare mentre vengo aiutato. (p. 309)
*È ormai molto tempo che non sono più vittima della mia ispirazione, e se ancora sogno di trasformare il mondo in un giardino felice non è tanto perché mi piacciono gli uomini quanto perché mi piacciono i giardini. (p. 321)
Riga 114:
*Non credo ai presentimenti, ma da tempo ho perso fede nella mia incredulità. I «non ci credo più» sono pur sempre certezze, e non c'è nulla di più ingannevole. (p. 9)
*Nella mia vita ho conosciuto tante di quelle donne da poter dire di essere sempre stato solo. Troppo è uguale a nessuno. (p. 17)
*[...] non basta essere infelici separatamente per essere felici insieme. Certo, quando due disperazioni s'incontrano può nascere una speranza, ma ciò prova soltanto che la speranza è capace di tutto. (pp. 20, 21)
*Che cosa sono i problemi di coppia? Se ci sono problemi, non c'è coppia. (p. 37)
*Sono un egoista. Vivere per qualcun altro per avere una ragione di vita, anche questo è egoismo. (p. 46)
*[...] un uomo privo di donna, una donna priva di uomo soffiano nella loro metà di vita finché questa non si gonfia e occupa tutto lo spazio. (p. 56)
*La coppia vuol dire un uomo che vive una donna, una donna che vive un uomo. (p. 56)
*E non le sto dicendo che non si possa vivere senza amore: si può, ed è proprio questa la porcheria. Gli organi continuano a garantire un buon funzionamento fisiologico e il simulacro può resistere a lungo, fino a quando il cadavere diventa legittimo per cessata attività. (p. 57)
Riga 128:
 
==''Le radici del cielo''==
*Può darsi che la cosiddetta civiltà consista solo in un lungo sforzo per ingannare gli uomini sul proprio conto [...] (pp. 96, 97)
*Nessuno è mai riuscito a risolvere questa contraddizione: difendere qualcosa di umano insieme agli uomini. (p. 155)
*[...] non si possono giudicare gli uomini da quello che fanno quando si tolgono i calzoni. Le porcate vere le fanno da vestiti. (p. 160)
*È sempre penoso assistere agli sforzi di un uomo per aggrapparsi a una pagliuzza, soprattutto quando siamo noi stessi a rappresentare quella pagliuzza. (p. 420)
 
Riga 152:
 
==Altri progetti==
{{interprogetto|w|commons=Category:Romain Gary}}
===Opere===
{{Pedia|La vita davanti a sé||}}
 
[[Categoria{{DEFAULTSORT:Scrittori francesi|Gary, Romain]]}}
[[Categoria:Scrittori francesi]]