Louis Couperus: differenze tra le versioni
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==''Vecchia gente e le cose che passano''==
===[[Incipit]]===
*Si udì la profonda voce baritonale di Steyn<ref>Terzo marito di Ottilie Dercksz.</ref> nel corridoio: – Su, Jack, su avanti cagnetto! Vieni col tuo padrone. Il terrier abbaiò forte ed allegramente e si precipitò ruzzolando giù dalle scale. <br/> – Oh, quella voce di Steyn... – sibilò Ottilie <ref>Ottilie Dercksz Steyn, madre di Carlo Pauws (Lot) e di Ottilie, figli del primo marito.</ref> tra i denti, voltando rabbiosamente alcune pagine del romanzo che stava leggendo. <br/> Carlo Pauws
===Citazioni===
*{{NDR|Lot
*{{NDR|Lot parla ad Elly}} [...] Quando scrivo, adesso, ho l'ambizione borghese di essere letto dai miei coetanei, da uomini sulla quarantina e quello che li interessa è la vita attuale, osservata psicologicamente ma descritta in verità concrete e non riflesse in miraggi e poetizzate e drammatizzate attraverso personaggi fittizi... Ecco perché io sono diventato giornalista e perché di ciò sono soddisfatto. Mi piace afferrare il mio lettore subito e lasciarlo di botto, perchè né lui né io abbiamo del tempo da perdere. La vita scorre. Ma domani lo afferrerò nuovamente e poi lo lascerò ricadere. Nella nostra effimera vita, il giornalismo è la vera arte perché la forma deve essere leggera ma casta... (cap. VI, p. 72)
*{{NDR|Lot parla ad Elly}} [...] La vita moderna si svolge anche là {{NDR|in Italia}}, ma non mi curo di questo. M’interessa solo il passato e questo è così meraviglioso, così sereno e non mi rattrista. Quello che mi fa pena è vedere la vecchia gente e le vecchie cose che continuano ad esistere e che abbiamo visto invecchiare poco a poco. Ma ciò che riposa in pace e che è così divinamente bello come in Italia non mi rattrista, no; mi dà invece un senso di calma e mi fa ammirare quello che fu magnifico in vita e rimane magnifico nella morte. (cap. XIII, p. 134)
*La [[parola]] è una farfalla; si afferra leggermente per le ali... e poi si lascia nuovamente volar via... (cap. XIV, p. 148)
*{{NDR|Lot ed Elly da poco sposi sono in
*{{NDR|Lot parla ad Elly}} [...] non dobbiamo scrutare nel futuro... Oh, che serata divina! Le montagne si fanno color violaceo... Il mare culla il vento nel suo
*{{NDR|Lot ed Elly sono a casa di Ottilie}} Fuori ricominciava a soffiare il vento, sempre più forte, facendo turbinare le foglie dorate. <br/> – Ecco l'autunno – disse Ottilie. <br/> – E fra poco l'inverno, – aggiunse Lot. <br/> – Ma qui l'inverno dà nuova forza alla vita e la rinnova. La vita si rinnova ogni giorno. Ogni giorno porta una nuova vita con sè. <br/> – Allora non esiste la morte, solo l’eterna resurrezione! <br/> – Niente morte, resurrezione eterna! (cap. XVI, p. 163)
*Napoli, a fine aprile, era già tutta estiva sotto il cielo solatio. Lot, dalla sua camera, attraverso le palme laccate di verde della Villa Nazionale, vedeva la distesa azzurra, calma che si dileguava in una specie di bruma perlacea in fondo all'orizzonte, dove s’ergeva in una visione di sogno Castellammare, formante delle chiazze più scure... (cap. XXX, p. 295)
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