Jeffrey Moussaieff Masson: differenze tra le versioni

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*Se i gatti si affezionano ai luoghi, agli altri gatti e a noi, se sono perfino capaci di amare e provare compassione per i loro simili e per noi, come mai, molto spesso, in loro presenza ci sentiamo inadeguati, sensazione che raramente gli esseri umani provano in compagnia dei cani? (Qualcuno ha detto che solo i cani hanno un padrone; i gatti hanno il personale di servizio!) Penso succeda perché i gatti riservano ancora le reazioni più intense agli altri animali: gatti, uccelli, perfino insetti. Quando li vedono, diventano di colpo vigili e molto interessati, sembrano quasi ossessionati. Noi umani rimaniamo ancora in secondo piano: "Ah, certo, sei tu". (p. 112)
*Raramente un animale, compreso l'uomo, riesce a essere fedele a se stesso quanto un gatto. (p. 113)
*"Non desiderare la [[predazione|preda]] d'altri" potrebbe benissimo essere un comandamento felino, perché una volta che un gatto ha catturato una preda e la sta portando in giro, a nessun altro gatto è permesso avvicinarsi, non importa quale sia il suo rango, taglia o età. È una [[regole dai libri|regola]] immancabilmente rispettata. È assimilabile alla legge canina per la quale, quando un cane ha un osso in bocca, non gli si avvicinerebbe nessun altro cane, anche se il possessore è di rango inferiore. (p. 129)
*"Vivi e lascia vivere" è in assoluto il principio fondamentale del mondo felino. (p. 166)
*Perché un cane perdona subito e un gatto quasi mai? Il cane si aspetta di essere punito; il castigo è scritto nei suoi geni. Le cagne puniscono i cuccioli fin dalla tenera età. Una gatta difficilmente punisce i piccoli. (p. 166)