Sigmund Freud: differenze tra le versioni
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*Breuer qualificò il nostro procedimento come catartico e ne dichiarò l'intento terapeutico: bisognava che l'ammontare affettivo utilizzato per la formazione del sintomo – che avendo preso un falso binario era rimasto in esso per così dire incapsulato – fosse preservato e ritornasse alla sua via normale, che poteva condurlo a una scarica adeguata (abreazione). (p. 90)
*Ho descritto così frequentemente e con tale dovizia di particolari la fase successiva dello sviluppo, e cioè il passaggio dalla catarsi alla [[psicoanalisi]] vera e propria, che mi sembra difficile poter dire qui qualcosa di nuovo. (p. 90)
*Il mio lavoro con pazienti affetti da malattie nervose in genere ebbe un esito ulteriore: il mutamento della tecnica catartica. Abbandonai l'ipnosi e cercai di sostituirla con un altro metodo nell'intento di andar oltre il trattamento riservato alle forme morbose di tipo isterico; tra l'altro, man mano che la mia esperienza si arricchiva ogni giorno di nuovi elementi, sorsero in me gravi dubbi relativi all'impiego dell'ipnosi nella stessa catarsi. Il primo riguardava il fatto che perfino i risultati più brillanti svanivano improvvisamente nel nulla allorché il rapporto personale del medico col malato veniva in qualche modo turbato ... L'ipnosi, tuttavia, aveva reso al trattamento catartico servizi notevolissimi, ampliando il campo della [[coscienza]] dei pazienti e mettendo a loro
{{NDR|Sigmund Freud, ''Autobiografia'', traduzione di Renata Colorni in Opere vol. 10, Boringhieri, Torino 1978 }}
==''Il disagio della civiltà'' (1929)==
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